Bari, roghi nel IV Municipio: come procede il monitoraggio di GADIT – VIDEO

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Blocchi di amianto, auto bruciate, lastre di vetro e tanti altri rifiuti dati alle fiamme. Il dramma dei roghi tossici parte anche da queste campagne. In una delle zone più colpite, quella che costeggia la ferrovia Bari-Bitritto tra Santa Rita, Carbonara e Ceglie del Campo, le ceneri sono ancora fumanti. Nell’aria si sente forte l’odore della gomma bruciata.

A guidarci in quella che è diventata oramai una discarica a cielo aperto sono le Guardie Ambientali d’Italia, il gruppo a cui è assegnato dal Comune di Bari il servizio  di prevenzione, sorveglianza e contrasto agli incendi nel territorio del Municipio IV e nei quartieri Japigia e Sant’Anna. In mezzo ai pochi fondi coltivati, vecchie cave, alcune dismesse, tanta terra abbandonata. Rifiuti e molti manufatti devastati o dati alle fiamme. C’è anche una villa con piscina, anch’essa ormai inutilizzabile come la carcassa della Lancia Y incendiata in quello che in passato sarà stato un grazioso giardino. GADIT puntualmente segnala i rifiuti pericolosi perché qualcuno provveda alla rimozione che spesso, però, è anticipata dalle fiamme. Un vero e proprio inceneritore a cielo aperto.


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