I cibi e le bevande stranieri sono sei volte più pericolosi di quelli Made in Italy. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla base dell’ultimo rapporto Efsa sulla presenza di pesticidi rilevati sugli alimenti venduti in Europa.
Con un campione su cinque (20%) risultato irregolare per la presenza di residui chimici, i peperoncini piccanti provenienti da Repubblica Dominicana e India sono il prodotto alimentare meno sicuro presente sulle tavole degli italiani ma a preoccupare per gli elevati livelli di contaminazione sono nell’ordine le bacche di Goji provenienti dalla Cina ed il riso dal Pakistan che salgono sul podio, mentre “l’agroalimentare Made in Puglia con quasi 30mila controlli si conferma – afferma Coldiretti Puglia – in prima linea per l’agricoltura green”.
“La nostra agricoltura – afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – rispetta dei parametri rigidissimi per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari, ciò non vale per altri Paesi comunitari ed extracomunitari, arrecando danno agli agricoltori pugliesi, ai consumatori e creando concorrenza sleale. Una ragione in più per acquistare Made in Italy in una situazione in cui l’82% dei consumatori privilegia nel carrello i prodotti tricolore per sostenere l’occupazione e l’economia regionale in un momento particolarmente difficile anche a causa dell’emergenza Coronavirus”.