È morta ieri sera, dopo una lunga malattia, Marida Lombardo Pijola: giornalista di lungo corso e di grande impegno civile che nella sua carriera, cominciata a Bari dove era nata il 2 aprile 1956 e proseguita a Roma, si è occupata di cronaca, in particolare quella giudiziaria italiana, prima alla Gazzetta del Mezzogiorno, poi per quasi 30 anni al Messaggero e ultimamente al Corriere edizione Roma.
Vicina ai temi dell’adolescenza è stata anche scrittrice con il best seller “Ho dodici anni, faccio la cubista, mi chiamano Principessa”, che nel 2007 raggiunse ben 17 edizioni, cui seguirono un saggio sull’adolescenza e due romanzi: “L’età indecente” e “L’imperfezione delle madri”.
Firma di punta del Messaggero coprì da inviata speciale tanti eventi di cronaca comprese le stragi di Falcone e Borsellino. Fece epoca la sua grande inchiesta sull’adolescenza violata tra discoteche e scuole di Roma, da cui poi scaturì il libro d’esordio, storie di adolescenti che, all’insaputa dei genitori, si cambiavano d’abito e diventavano regine del ballo sui cubi nelle discoteche. Spesso ospite in tv come opinionista, aveva anche condotto “Questioni di famiglia” su Rai 3.