Il cartello all’ingresso avverte che sugli scaffali ci sono sconti fino al 50 per cento per ‘chiusura attività’. Tra il banco salumi e la cassa, da giorni è tutto un via vai di clienti increduli e commossi. “Non è possibile, ci lasciate soli: continueremo a vederci in qualche modo?”, chiedono gli affezionati, che in mezzo secolo di attività hanno cercato nell’Alimentari Lorusso cibo, conforto e chiacchiere familiari.
Dopo 53 anni di attività chiude la storica ‘supersalumeria’ di via Carulli di Mario Lorusso. Il fondatore della bottega, diventata poi un vero supermercato a conduzione familiare, è ormai alla soglia degli ottant’anni. La pensione per lui e sua moglie è una strada obbligata, e le due figlie hanno scelto altri percorsi di vita. “Nulla di eclatante, semplicemente la naturale evoluzione delle cose”, racconta la famiglia Lorusso ai clienti stupiti, strappando attestati di stima e tante lacrime.
La serranda si abbasserà definitivamente giovedì 30 settembre. Nel frattempo gli sconti aiutano a svuotare gli scaffali senza rimpianti. Mario Lorusso e sua moglie (“i pilastri”, come li definiscono le figlie) trattengono a stento la commozione. “Tutto è cominciato quando papà aveva 14 anni e faceva il garzone di bottega – ricorda la figlia Anna – Viveva dove oggi c’è punta Perotti, ultimo di sette figli. Raggiungeva la scuola Balilla a piedi e sognava una salumeria tutta sua”. Sogno realizzato nel ’68 con l’inaugurazione del negozio di via Carulli, sede fissa per 53 anni. “Mia madre lavorava in una storica merceria di fronte alla salumeria – sorride Anna – Si sono conosciuti così, e da allora lei è diventata la sua spalla, la seconda anima del negozio, ampliato poi in un vero supermercato senza mai tradire lo spirito della piccola bottega di quartiere”.
Ora che Mario Lorusso ha 79 anni, i due “pilastri” hanno bisogno di fermarsi a godere la pensione. E – come spesso accade alle storiche attività a conduzione familiare – le due figlie hanno intrapreso scelte di vita diverse. “Non vogliamo disperdere il patrimonio di amicizie nate in questo posto”, è la promessa di Anna, mentre scambia il contatto telefonico con i clienti irriducibili.