Genitori in studio solo col Green pass, il pediatra di Bari: “Altrimenti niente visita” – VIDEO

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“Per quanto riguarda le visite ambulatoriali, d’ora in poi riterrò necessaria l’avvenuta vaccinazione o il Green pass dell’accompagnatore del bambino, per l’accesso. Non mi serve l’effettuazione del tampone, poiché il soggetto può essersi infettato nel frattempo. Ciò a tutela sia del sottoscritto che del personale di studio, che di eventuali pazienti presenti”. La comunicazione è stata diffusa da Vincenzo Frappampina, pediatra barese molto conosciuto anche per le sue prese di posizione social.

Una decisione destinata a fare discutere, con i pazienti che si dividono tra favorevoli alla stretta prudenziale e contrari alla scelta originale (ma non isolata). “Non sono l’unico, molti miei colleghi si stanno regolando allo stesso modo”, assicura il pediatra barese, intervistato nel telegiornale di Telebari. “La mia è un po’ una provocazione – spiega il medico – nata dall’avere constatato nei turni in pronto soccorso Scap, come ormai arrivino genitori di bambini con febbre, senza controllo di GreenPass o tampone effettuato”.

Il timore, quindi, è che si stia abbassando la guardia. Ai genitori che accusano il pediatra di avere adottato una linea “anarchica o discriminatoria”, Frappampina risponde che l’assistenza sarà assicurata a tutti. Stando alle stime del pediatra, tra i suoi pazienti la percentuale di genitori non vaccinati si ferma intorno al 10 per cento.


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