Bari, il job center Porta Futuro bussa alle porte del carcere: per i detenuti uno sportello di orientamento al lavoro

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L’assessora al Lavoro Paola Romano, il garante dei Detenuti Piero Rossi e la direttrice della Casa circondariale di Bari Valeria Pirè hanno condiviso l’opportunità di avviare la sperimentazione di uno sportello distaccato di Porta Futuro presso il carcere di Bari.

 

Il job center aperto a Bari nel 2015 quindi, che oggi conta più di 6.000 cittadini iscritti, bussa alle porte degli oltre 300 detenuti della casa circondariale, dove porterà i suoi servizi di bilancio delle competenze, supporto curriculare e orientamento al lavoro: un servizio gestito da operatori professionali della formazione e del lavoro che mira a supportare i detenuti nella creazione della propria identità professionale e della ricerca di un lavoro prima dell’uscita dal carcere, agendo sulla prevenzione e sulla capacità di incrociare le competenze con le opportunità esistenti sul territorio.

 

“I detenuti sono a tutti gli effetti cittadini baresi e come tali avranno la possibilità di accedere ai servizi del Comune di Bari e in questo caso di Porta Futuro – spiega Paola Romano -. Troppo spesso chi è in carcere, giovane o meno giovane, dopo aver scontato la pena esce dall’istituto di detenzione senza una reale alternativa. Questa situazione crea le condizioni per cui c’è il rischio alto che si possa tornare a delinquere o essere facile preda della criminalità organizzata. Noi vorremmo interrompere questo circuito negativo, fornendo loro e ai loro familiari gli strumenti per comprendere il mercato del lavoro, le possibilità esistenti e, soprattutto, per utilizzare il momento di detenzione per riflettere sulle proprie aspirazioni, in modo da essere preparati e più forti quando si tratterà di affrontare la realtà esterna”.

 

Il progetto sarà esteso successivamente anche all’Istituto penitenziario minorile Fornelli. A breve sarà sottoscritto il protocollo operativo che disciplinerà i tempi e i modi di attivazione dello sportello che saranno concertati rispetto alle effettive esigenze dei detenuti e della casa circondariale di Bari.


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