#NoRifiutiNelWc, nuova campagna Legambiente: “In 46 spiagge monitorate trovati 7mila cotton fioc”

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Qual è la distanza tra il nostro wc e il mare? Parte da questa domanda la nuova campagna Legambiente per sensibilizzare la popolazione sul problema del “marine litter” e la risposta è semplice: molto più breve di quello che si immagina. Il 10% dei rifiuti presenti sulle spiagge italiane, spiegano infatti dall’associazione, proviene dagli scarichi dei nostri bagni. Rifiuti buttati nel wc che raggiungono il mare, anche a causa di sistemi di depurazione inefficienti, minacciando la fauna marina.

 

Una buona fetta di questi rifiuti spiaggiati è costituita da bastoncini per la pulizia delle orecchie che vengono buttati nei Wc: in sole 46 spiagge lungo la penisola sono stati trovati quasi 7mila cotton fioc, in pratica due bastoncini per le orecchie ogni passo tra la sabbia. In Puglia, ad esempio, sulla spiaggia Monacao a Maruggio (Taranto) sono stati contati nel 2017 ben 113 cotton fioc in soli 100 metri di spiaggia, 1 per ogni metro di spiaggia. Ma il problema, purtroppo, non è costituito solo dai cotton fioc. Sulle spiagge italiane c’è di tutto: blister, tamponi e assorbenti, medicazioni, deodoranti per wc, contenitori per le lenti a contato.

 

Nasce per questo la campagna #NoRifiutiNelWc, sviluppata da Legambiente e Ogilvy Change, la unit di Ogilvy & Mather che applica gli studi scientifici di economia comportamentale, psicologia cognitiva e psicologia sociale nella realizzazione di interventi finalizzati a orientare positivamente i comportamenti e le decisioni delle persone. Lo scopo della nuova campagna sociale è stimolare il cambiamento spontaneo e permanente di abitudini in un piccolo gesto quotidiano che, tuttavia, può contribuire ad arginare un problema di portata globale come il marine litter: si calcola, infatti, che ogni anno 8 milioni di tonnellate di rifiuti finiscono dritti nei mari e negli oceani del mondo e di questi una percentuale tra l’80% e il 90% di questi rifiuti è plastica.

 

Il lancio della campagna è avvenuto in occasione del viaggio della Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente che da oltre 30 anni per monitorare le qualità delle acque marine e la presenza di rifiuti in mare, ma anche per denunciare le illegalità ambientali, l’inquinamento, la scarsa e inefficiente depurazione dei reflui, le trivellazioni di petrolio, le speculazioni edilizie e la cattiva gestione delle coste italiane.

 

La campagna viaggerà anche sui canali social di Legambiente e Goletta Verde, con video, pillole informative, consigli e immagini delle conseguenze dei comportamenti errati. Un ruolo fondamentale sarà quello degli stessi cittadini che potranno partecipare utilizzando l’hashtag #NoRifiutiNelWc, postando foto di rifiuti trovati in spiaggia e in mare, ma anche comportamenti virtuosi assunti per risolvere il problema.

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