Botta e risposta su Facebook, con Antonio Decaro che minaccia querela nei confronti di una utente. Nelle ultime ore sulla questione migranti sbarcati al porto di Bari il noto social network, specchio dell’umore della città, si è letteralmente diviso a metà: tanti i messaggi di solidarietà e le proposte d’aiuto, altrettanti i commenti critici e gli insulti razzisti. Le reazioni dei baresi arrivano un po’ dappertutto: sulle pagine dei siti d’informazione ma anche su quella del primo cittadino.
“Chissà quanti soldi ti farai”, accusa la signora Gianna commentando in dialetto la richiesta di indumenti e beni di prima necessità pubblicata questa mattina sulla pagina di Decaro. Il sindaco però, a questo punto, sbotta: “Adesso sono stanco – scrive -. Lei adesso si prende una querela perché questa è una diffamazione. Si vada a trovare un avvocato. Devolverò in beneficenza tutti i soldi che riuscirò a farle pagare. La pazienza ha un limite”.
“Può dire bugie sul mio conto come ha fatto prima dicendo che prendo un doppio stipendio, può alzare i toni come fa sempre – continua Decaro dimostrando evidentemente di aver già avuto a che fare con la signora -, può usare anche parolacce nei miei confronti, sono abituato. Quello che ha scritto qui è diffamatorio e adesso dovrà pagare le conseguenze di quello che scrive”. La signora Gianna modifica il commento: “il sindaco ha detto che mi deve querelare quindi sentitevi tutti querelati”, scrive quasi nel tentativo di cercare rinforzi. E aggiunge “Io non ho una lira, fai come vuoi: poi vengo a mangiare a casa tua. E comunque non ho mai diffamato nessuno. Ho solo detto la verità”.
“Sta aggravando la sua situazione. Preleveremo direttamente dal suo stipendio”. Risponde ancora Decaro. Il sindaco sembra essere davvero molto determinato.