Vaccini, Lopalco: “Il richiamo per proteggere i fragili e le ‘vittime’ della propaganda no-vax”

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“Quasi tutte le vaccinazioni prevedono un ciclo primario di immunizzazione, con una o più dosi, e uno o più richiami a distanza di tempo” e “fino a che il sistema immunitario riconosce l’infezione virale e attiva le sue difese, passa qualche giorno ed il virus riesce comunque a moltiplicarsi nel nostro organismo e, di conseguenza, a diffondersi. Poi viene comunque bloccato ed il danno all’organismo si limita al minimo. Ad averne la peggio possono essere i più deboli che ci mettono più tempo a montare le difese o che, per motivi diversi, anche con un attacco più blando del virus possono comunque ricevere danni importanti all’organismo. Ecco perché il richiamo vaccinale è importante”.

Lo scrive su facebook l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, assessore alla Sanità dimissionario della Puglia. “I dati raccolti – spiega – finora ci dimostrano che dopo il ciclo primario di vaccinazione con i vaccini anti-Covid-19 la protezione dura a lungo. Dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità, la protezione contro la forma grave di malattia in tutti i vaccinati è ancora vicina al 90%. Cala invece la protezione contro l’infezione, che al momento sembra attestarsi fra il 50% ed il 60%”.

Quindi, “soprattutto in questa fase della pandemia, quando la circolazione del virus tende ad aumentare” è “necessario alzare muri sempre più resistenti contro la sua diffusione”. “Dopo il richiamo vaccinale, infatti, la risposta immunitaria dopo l’incontro con il virus è immediata – conclude – e quindi anche la protezione contro l’infezione arriva ai livelli più alti. Lo dobbiamo fare per proteggere quei pochi sfortunati che, nonostante la vaccinazione, potrebbero avere serie conseguenze dall’infezione. Ma dobbiamo farlo anche per coloro che sono caduti vittima della folle propaganda no-vax”.


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