Si chiama Bari Social Food ed è il progetto promosso e realizzato dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari per il contrasto degli sprechi alimentari, la raccolta, la redistribuzione delle eccedenze tra persone e nuclei familiari in condizioni di disagio socio-economico e la promozione, nel medio-lungo periodo, di una maggiore sensibilità e consapevolezza sui temi dello spreco e dell’impatto ambientale, sociale ed economico che il mancato utilizzo delle risorse eccedenti comporta.
“È ormai noto che oltre 1/3 della produzione alimentare resti inutilizzata e che tali eccedenze producano gravi impatti ambientali, economici e sociali: un fenomeno ancora troppo sottovalutato ma che deve essere affrontato nelle sue molteplici implicazioni – si legge in una nota di Palazzo di Città -. Nel 2020 sono finiti nella spazzatura 27 chili di cibo a testa. I prodotti maggiormente sprecati sono le verdure (25%), seguiti da latte e latticini (17,6%) e dalla frutta (15,6%). Circa il 50% degli alimenti buttati è rappresentato da prodotti che non sono stati consumati in tempo e che risultano avariati o scaduti”.
Per questo, quindi, nasce il progetto Bari Social Food, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’avviso pubblico per la co-progettazione per il “Il rafforzamento delle reti locali per il contrasto agli sprechi alimentari e farmaceutici e il recupero delle eccedenze” e attuato dalla rete di progetto (individuata ad esito di avviso pubblico) costituita dalla cooperativa sociale C.A.P.S., dall’APS Farina 080, dall’associazione di solidarietà sociale Rogazionisti Cristo Re onlus e da C.I.F.I.R. onlus. Molteplici le iniziative programmate e gli interventi previsti, da realizzare entro dicembre 2022:
- attività formative e di sensibilizzazione in diversi istituti scolastici della città: dalla scorsa primavera gli operatori del progetto hanno coinvolto alcune scolaresche degli istituti comprensivi “Aristide Gabelli”, “Don Lorenzo Milani – Ungaretti”, “Massari Galilei”, “Nicola Zingarelli” e del convitto “Domenico Cirillo” attraverso la pratica del foodsharing e la realizzazione di moduli didattico-laboratoriali sui temi della lotta allo spreco, della sostenibilità ambientale e del consumo responsabile. Sono previste inoltre attività di formazione “antispreco” nel percorso triennale di “Operatore della ristorazione”, realizzato da C.I.F.I.R. ONLUS nell’ambito delle attività di contrasto alla dispersione scolastica, cui parteciperanno 27 giovani nella fascia d’età 14 – 18 anni.
- mappatura degli spazi cittadini (cosiddette antenne territoriali di distribuzione), quali parrocchie e associazioni, che in tutta la città supporteranno la redistribuzione delle risorse e delle eccedenze recuperate in favore delle persone in difficoltà: a breve le antenne saranno geolocalizzate sull’applicazione digitale Bari Social che mostrerà la distanza dalla propria posizione. Allo stato i punti di raccolta già attivi sono le parrocchie San Sabino (Madonnella), Maria SS. Addolorata Don Guanella (Poggiofranco), Parrocchia San Luca (Japigia), San Francesco da Paola (Picone) ma altri se ne aggiungeranno a breve.
- attivazione di un sistema virtuoso di donazione e recupero di eccedenze alimentari per mettere in connessione, in primo luogo a scala di quartiere, gli esercizi commerciali con le parrocchie, le associazioni e i servizi impegnati nell’attività di redistribuzione del cibo in eccedenza recuperato. A tal fine, da un lato si è proceduto al potenziamento della dotazione strutturale (frigoriferi, scaffalature, pozzetti) delle antenne territoriali di distribuzione in quanto realtà impegnate nel recupero e redistribuzione di eccedenze alimentari, dall’altro è stata adottata la piattaforma informatica “Bring the food” che consentirà a chiunque (commercianti, ristoratori, cittadini, produttori) di segnalare la disponibilità di cibo eccedente, attivando un contatto immediato con le antenne territoriali di distribuzione diffuse sul territorio affinché i prodotti vengano prontamente recuperati e redistribuiti gratuitamente, destinandoli prioritariamente a persone e nuclei familiari in condizione di disagio socio-economico.
- pubblicazione di un avviso di manifestazione di interesse (online dal 15 novembre sul sito istituzionale del Comune di Bari, Sezione Bandi e Concorsi / Altri avvisi a questo link e sul portale “Bari partecipa” nella sezione “Opportunità”) rivolta agli esercizi commerciali del territorio, produttori, ristoratori, cittadini finalizzata a promuovere la pratica della donazione delle eccedenze e dei prodotti in scadenza attraverso l’iscrizione alla piattaforma “Bring the food” raggiungibile tramite il sito www.barisocialfood.it alla sezione “Se sei un’azienda”. L’iscrizione prevede anche degli incentivi simbolici per incoraggiare la partecipazione dei commercianti baresi.
- attivazione della mensa San Annibale in via Zuccaro, dove volontari formati per il recupero degli sprechi, preparano la cena da asporto distribuendo 50 pasti al giorno a persone in situazione di povertà.
- una campagna di comunicazione, ideata dall’agenzia Laboratoriocom, rivolta ad aziende produttrici, commercianti e famiglie, finalizzata a fornire informazioni sul tema degli sprechi alimentari e ad offrire valide strategie e soluzioni per riutilizzare il cibo in eccedenza. La campagna multisoggetto, declinata attraverso un logo e un claim che promuove la cancellazione dello spreco e la sua sostituzione con azioni positive (recupero, condivisione, donazione, riutilizzo, trasformazione del cibo), prevede l’affissione di manifesti stradali, la distribuzione di brochure informative, la diffusione di stickers (realizzati in materiali ecosostenibili) che saranno applicati sul cibo recuperato e una iniziativa di guerrilla marketing da veicolare sui social per diffondere una nuova sensibilità sulle buone pratiche contro gli sprechi.
Sul sito di progetto www.barisocialfood.it sono disponibili una serie di informazioni ulteriori rivolte a cittadini e aziende che vogliano aderire all’iniziativa.