Due reparti obbligati a dividere le sedute operatorie all’interno di un unico padiglione, generando inevitabili code nelle operazioni programmate. A fine agosto scorso la sezione di Oculistica del Policlinico di Bari è stata temporaneamente spostata in quella di Otorinolaringoiatria, per permettere una lunga opera di ristrutturazione dello stabile. A subire ritardi gli interventi di Oculistica, stando alle diverse segnalazioni pervenute da alcuni pazienti in attesa, ormai da mesi, di una chiamata dall’ospedale.
Il caso più eclatante riguarda un uomo invalido al 100%, costretto su una sedia a rotelle, con alle spalle due eventi di ictus e un trapianto di cornee. Lo scorso 1° settembre, come appreso dal figlio, la chiamata per il prericovero in ospedale, qualche ora passata a effettuare gli esami di routine, poi le dimissioni con un “la ricontattiamo” per fissare la data dell’intervento di rimozione della cataratta da un occhio. Ma a quasi tre mesi di distanza, “non è arrivata alcuna chiamata dal Policlinico – sottolinea il figlio a Telebari – Per questo ho deciso di andare a chiedere personalmente informazioni”.
La situazione descritta al figlio è la seguente. Con l’accorpamento dei due reparti, i tavoli operatori sarebbero diminuiti così come le ore di sala operatoria, motivo per cui alcuni interventi non urgenti verrebbero procrastinati. Due le alternative: attendere ancora o effettuare l’intervento privatamente “intramoenia”, al costo di 1.700 euro. Una possibilità che, al netto del prezzo, permetterebbe all’uomo di accorciare notevolmente i tempi e tornare a permettergli di leggere. Infatti, ad aggravare la situazione descritta c’è il fatto che, avendo mobilità e vista ridotta, il paziente non ha neanche una possibilità di svago, essendo impossibilitato a leggere un libro.
Il Policlinico di Bari, interpellato sulla questione, ha fatto sapere che i lavori strutturali al reparto di Oculistica sono pressoché terminati. L’intervento consentirà di avere nuove sale operatorie, reparti di degenza e ambulatori. Da quanto appreso, è prevista anche l’installazione di un ascensore montalettighe che permetterà un facile accesso ai piani. Trattandosi di un totale intervento di ammodernamento, volto a una migliore fruizione dei servizi, si attendono però nuove certificazioni necessarie alla riattivazione del reparto. Si tratta di iter autorizzativi, questioni prettamente burocratiche esterne al Policlinico che, aspettando di essere risolte, stanno generando liste d’attesa più lunghe per i pazienti.