A pochi giorni dalla scadenza dei contratti a tempo determinato stipulati per l’emergenza Covid, alcuni Operatori Socio Sanitari si sono dati appuntamento oggi sul lungomare di Bari, davanti alla sede della presidenza della Regione Puglia, per chiedere al presidente Michele Emiliano “un immediato rinnovo dei contratti per altri quattro mesi – si legge in una nota a firma Cobas – come peraltro previsto dalla normativa vigente”.
“Dopo otto mesi durante i quali hanno potuto garantire il servizio pubblico in condizioni operative difficilissime – spiegano dalla sezione pugliese della Confederazione dei Comitati di Base – dopo essere stati considerati dall’opinione pubblica veri eroi, dopo essersi formati nel vivo dell’emergenza, tra pochi giorni dovranno restare senza lavoro, anche se l’emergenza Covid continua ad essere una realtà”.
Circostanza, quest’ultima, sottolineata anche dagli stessi OSS durante la protesta di questa mattina. “L’emergenza Covid non è passata. Anzi, si sta riacutizzando – scandisce a chiare lettere un’operatrice -. Il centro grandi emergenze Covid sta per riaprire ed è completamente sguarnito. Ho portato questa tuta addosso nei reparti fino a 11 ore di seguito, ci hanno messo 8 mesi per formarci, e ora ci danno il benservito mandandoci a casa”.
Sono in tutto 59, spiegano i manifestanti, “ed è importante sottolineare – è scritto in coda alla nota Cobas -che sono tutti idonei nella graduatoria del concorso pubblico degli Ospedali Riuniti di Foggia. È evidente che la decisione di non rinnovare i loro contratti è una scelta politica che continua a generare precariato e disperazione”.