La reliquia di San Nicola è tornata a Bari. In Russia, come è ormai noto, è stata venerata da circa due milioni e mezzo di persone in due mesi e da San Pietroburgo il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill, ha voluto sottolineare l’importanza di questo evento che, ha detto, rinsalda i rapporti tra la Chiesa Cattolica e quella Russa ed ha coinvolto tutti i ceti sociali: ricchi, poveri, politici, artisti e fedeli di tutte le età.
“Bari è il centro che unisce Oriente e Occidente – ha aggiunto il Patriarca Kirill -. Viviamo in un’epoca e in un mondo sempre più difficile e complicato. Ogni gesto e ogni azione diventano densi di significato. A partire da ciò che abbiamo vissuto. Non si è trattato solo di un momento di diplomazia. Per la prima volta nella storia dei rapporti tra le due confessioni cristiane i due Primati di Oriente e Occidente si sono accordati perché avvenisse quello che abbiamo vissuto. Non è un dialogo teologico questo, ma di popolo e di devozione. Con la sola diplomazia non si raggiunge nessun effetto. Bisogna andare oltre e incitare e sviluppare forme devozionali, partendo dai pellegrinaggi, come questo della traslazione della reliquia di San Nicola a Mosca e a San Pietroburgo”.