Il commercio cambia, Bari cambia, e le richieste della clientela sembrano preferire un settore in particolare: quello del food. Negli ultimi mesi il quartiere murattiano ha subito un drastico cambiamento, iniziato con le chiusure dei grandi marchi che avevano scommesso sulle vie dello shopping e che, complice anche la pandemia e il lockdown, ha costretto anche i brand più famosi a fare dietrofront. Dal Disney Store in via Sparano a Cos, passando per Candida fino ad arrivare a Zara Home e alla cartoleria Favia, sono diversi i punti vendita che hanno lasciato spazio ad altro genere di commercio.
Tra grandi centri estetici e attività di vicinato, spicca soprattuto il food: anche i piccoli imprenditori preferiscono lanciarsi nella vendita di cibo e bevande. I centri nevralgici sono quelli del murattiano, la zona Umbertina, Madonnella e, al di là della ferrovia, il quartiere San Pasquale. Ma nell’ultimo periodo è proprio l’area dello shopping ad aver visto fiorire nuove attività, come Il Polpettificio e la Spritzeria su corso Vittorio Emanuele, mentre è recentissima l’apertura del re del pasticciotto Martinucci su via Sparano. A breve, invece, sempre in corso Vittorio Emanuele, ad angolo con piazza Chiurlia, inaugurerà il primo punto vendita barese della storica pizzeria napoletana “Da Michele”.
Ma non è finita qui: nelle strade vicine alle vie dello shopping sono nate altre attività. Si conta una vineria in via Roberto da Bari, un’area che, grazie alla riqualificazione e alla destinazione esclusivamente pedonale del primo isolato, ha permesso agli imprenditori di investire anche su pizzerie (La Murattiana) e cocktail bar (La Seleccion).
L’organizzazione prima di tutto. Tra i punti in comune della maggior parte dei locali, per gli adeguamenti imposti anche dalle esigenze legate all’emergenza Coronavirus, c’è la possibilità del servizio ai tavoli all’esterno. Al netto di qualche giornata invernale più rigida, Bari permette infatti di passare serate in compagnia di amici, stando comodamente seduti all’esterno, riscaldati da funghi a gas e stufe elettriche di ultima generazione. A questo si aggiunge anche l’immancabile servizio di delivery, lo stesso che ha permesso a molti ristoratori di sopravvivere durante il periodo di chiusure forzate. Investimenti e scommesse personali di ogni singolo commerciante che, data la risposta di cittadini e turisti, si stanno rivelando vincenti.