Uno squilibrio di almeno il 13% sulla quota inizialmente previsto. Una somma di circa 1 milione e 200mila euro che si aggiungerebbe ai costi ulteriori comportati dai 5 ordini di servizio arrivati in corso d’opera.
Le procedure per la realizzazione dell’Ospedale Covid della Fiera del Levante presenterebbero delle criticità contabili rilevate in sede di revisione. Dopo il completamento della struttura per motivi di urgenza si era scelto di posticipare una serie di verifiche al fine di renderla immediatamente disponibile per l’emergenza. Operazioni che oggi portano alla luce nuove problemi sulle modalità con cui sono state conteggiate le migliorie.
A spiegarlo sono stati il Dirigente della Sezione Opere Pubbliche e i Collaudatori auditi dalla I Commissione del Consiglio Regionale Presieduta da Fabiano Amati. La discordanza starebbe dunque nel computo metrico estimativo redatto dall’esecutore, con le migliorie che sarebbero state erroneamente quantificate in quanto dovrebbero avere impatto zero sul costo complessivo dell’opera, perché contenute nell’offerta iniziale.
Sulla scorta degli ordini di servizio successivo, la stazione appaltante ha ritenuto di non realizzare o di modificare alcune migliorie proposte e questo avrebbe provocato le criticità contabili. Una circostanza, ha rilevato poi il consigliere regionale Tutolo, che potrebbe aver in qualche modo falsato la scelta dell’assegnatario finale dei lavori.