Vicesindaco e consigliere di Acquaviva in Ucraina: porteranno in salvo 34 persone

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“Sono orgoglioso dei nostri due concittadini, il vicesindaco Franco Chimienti e il consigliere comunale Beppe Di Vietri, che stamattina sono partiti per portare aiuti ai profughi in fuga dall’Ucraina e per portare in salvo da noi circa 34 ucraini, che saranno accolti in abitazioni private tra Monopoli, Bari e Acquaviva”.

Così il sindaco di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci, in un post Facebook. Il primo cittadino ha ribadito come la sua comunità sia da giorni molto attiva e “su iniziativa del nostro grande tenore Dario Di Vietri e dal maestro Elio Orciuolo, direttore dell’orchestra Erasmus” stia portando avanti un’azione meritoria.

“Siamo in contatto – ha aggiunto Carlucci – anche con Tonio Giordano ed Ernesto Selvaggi (clicca qui per il nostro articolo), partiti da Rutigliano già giorni fa con un pulmino per un’altra iniziativa umanitaria. Ringraziamo la Prefettura, con la quale siamo in stretto contatto quotidiano. Grazie anche a tutte le realtà di volontariato e ai cittadini che stanno dimostrando grande disponibilità”.

Carlucci ha altresì ringraziato per l’aiuto la Diocesi, i sindacati, la Protezione Civile e tutte le realtà associative che si stanno prodigando allo scopo.

“Per sostenere questi progetti di accoglienza – ha rimarcato – abbiamo aperto in via straordinaria le porte del nostro teatro comunale, che ospiterà l’orchestra di Kiev.
La musica può darci una grande mano a sostenere la sofferenza di un popolo che in questo momento sta dimostrando il suo grande eroismo.

Il nostro intento è di lanciare un grande messaggio di pace, rivolto anche a tutti i russi che si oppongono alla guerra voluta dal dittatore Putin e ai quali mandiamo un abbraccio immenso.

Come ha detto il nostro vescovo Giovanni Ricchiuti – ha evidenziato Carlucci -, presidente di Pax Christi, la diplomazia internazionale, e l’Italia in prima fila, devono fare il massimo sforzo di mediazione cercando di fermare l’escalation.
Pace e solidarietà prima di tutto”, è stata la conclusione di Carlucci.


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