A Bari sono arrivati, e continueranno ad arrivare, i marciapiedi ‘extralarge’. Fare una mappa dei lavori, quelli realizzati e quelli in programma, è assai complicato, perché il concetto è unico e vale per tutta la città: allargamento dei marciapiedi ovunque sia possibile.
“Ce li abbiamo in via Monte Grappa e in corso Alcide De Gasperi, in via Bruno Buozzi e in via Amendola – ricorda ‘a braccio’ l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso –. In via Postiglione e di fronte alla sede dell’Inps. Su otto isolati di via Melo e in corso Sonnino, dove stiamo ultimando i lavori. In generale, tutto il piano periferie, che interessa una quarantina di strade, prevede l’allargamento dei marciapiedi in corrispondenza degli incroci. Arriveranno su via Dante, all’intersezione con via Ettore Fieramosca e tra questa e largo De Nicola. Su corso Mazzini. In via De Ribera, al San Paolo, e in piazza Umberto I a Carbonara. Ormai qualunque riqualificazione stradale strutturata porta in dote questo tipo di intervento”.
I vantaggi che portano alla viabilità i bulb-outs – così si chiamano, tecnicamente, i marciapiedi che si allargano all’altezza di un incrocio – sono diversi. E ad elencarli è proprio Galasso. “Con i bulb-outs risolviamo una lunga serie di criticità – spiega l’assessore -. Penso a via Libia, all’intersezione con corso Sonnino, o a via Dalmazia. Strade che si prestavano alla doppia fila continua e al parcheggio selvaggio, con auto perennemente in sosta sulle strisce pedonali, ad esempio. Con questo sistema parcheggiare la macchina in maniera ‘allegra’, spesso in prossimità degli incroci, dove è ancora più pericoloso, non è più possibile”.
“Con l’allargamento dei marciapiedi poi riduci la zona di attraversamento per i pedoni, avvicini le due sponde e diminuisci il rischio investimento – prosegue Galasso -. Con spazi più larghi, riesci a inserire scivoli per i disabili più comodi. Al contrario gli automobilisti che all’incrocio si accingono a fare manovra di svolta, avendo spazi meno abbondanti, sono costretti a moderare la velocità. E dunque, anche in questo caso, la città guadagna maggiore sicurezza per pedoni e utenti della strada. E poi c’è un vantaggio estetico: con più spazio sul marciapiede possiamo piantumare alberi, posizionare fioriere e arredi permanenti. Un bar può ricavare lo spazio per dei tavolini, ad esempio. I vantaggi, come detto, sono molteplici”.
Quella dei bulb-outs “è una pratica che abbiamo ‘copiato’ da contesti europei e dell’Italia settentrionale, dove sono molto diffusi – conclude l’assessore -. La funzione di traffic calming dell’allargamento dei marciapiedi è evidente”.