A presentare l’ennesimo affronto subito è Luca Di Gioia, proprietario con la sua famiglia e l’associazione l’Upupa in Lama San Giorgio di un terreno divenuto l’Oasi Mirko Variato. Un piccolo paradiso naturalistico realizzato solo per amore dell’ambiente e messo gratuitamente a disposizione degli altri. Un esperimento che però sembra destinato a concludersi dopo aver sopportato ripetuti episodi di inciviltà. L’area, infatti, veniva spesso utilizzata per scampagnate e picnic non autorizzati.
Ma peggio ancora non autorizzato era l’abbandono di rifiuti dopo pranzo, senza la minima cura di un luogo generosamente messo a disposizione di tutti dopo averlo acquistato e riqualificato. Tanto che Luca aveva scelto di recintare il perimetro della proprietà per ristabilire un po’ d’ordine, pur preservando la volontà di rendere quel posto per l’appunto un’oasi per gli amanti della natura. Il biglietto lasciato da ignoti, ci spiega telefonicamente, è però la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
L’idea di riqualificare l’area, del resto, sin dall’inizio aveva assunto un valore simbolico particolare, con la dedica a Mirko Variato, giovane morto tragicamente durante l’alluvione nel 2005, provocata anche dall’incuria in cui era stata abbandonata la lama. Il biglietto, offendendo la sua memoria con una battuta tanto inopportuna quanto infelice, rappresenta il raggiungimento di un limite. “L’esperimento dell’Oasi Mirko Variato nella Lama San Giorgio è definitivamente naufragato”, conclude triste Luca.