“È stato bello finalmente tornare a stare tutti insieme oggi. Grazie per la bella giornata che abbiamo vissuto”. Così, ieri sera sui social, il sindaco Antonio Decaro ha salutato il Primo maggio barese. Il video postato dal primo cittadino è quello della hit sanremese ‘Ciao Ciao’, de La Rappresentate di Lista: brano che il deejay Carlo Chicco ha fatto ascoltare ai tantissimi baresi arrivati al parco 2 Giugno pochi minuti prima dell’inizio del concerto dei Planet Funk.
“Arrivederci al prossimo anno”, scrive Decaro nel post, ma tra i commenti e più in generale sul web c’è chi lancia una proposta: “Dove si firma la petizione per fare questo Primo maggio una volta al mese?”, chiede ad esempio il fotografo barese Niki Oliva, “Così i giovani prima di abbandonare Bari per specializzarsi fuori ci penseranno due volte – aggiunge -. Così i ragazzi saranno felici di avere uno stage dove suonare perché non ce ne sono in città nemmeno nel circuito privato. Così i turisti a Bari ci torneranno e non sarà più un passaggio forzoso prima del mare”.
Poi un’altra serie di domande. “E se ci mettessimo anche le rappresentanze delle scuole e dei dipartimenti universitari per mostrare ai ragazzi la loro offerta formativa? E se ci mettessimo dentro tutte le associazioni del territorio? E se chiudessimo le strade e spalmassimo l’evento in più punti così da obbligare le persone a camminare per liberarci almeno un giorno al mese delle automobili? Magari tra il parco 2 Giugno e il Campus, chiudendo via Jacini e via Orabona al traffico per creare un flusso continuo”.
Poi l’ultima, più che altro una considerazione. “E se iniziassimo a credere che tutte queste persone che interagiscono insieme, che parlano, si confrontano, scambiano, scoprono, riescano a costruire una rete neurale mostruosa capace di creare idee e generare bellezza, felicità, opportunità, futuro?”.
Tra i tanti complimenti, però, sempre nei commenti al post del sindaco, c’è anche chi solleva qualche polemica. In primis, quella legata al Covid. “Ero l’unica con la mascherina e sono rimasta all’esterno, perché dentro era impossibile”, scrive ad esempio una ragazza. Poi la questione posti auto, pochi secondo alcuni, per un evento del genere. “Mi dispiace, sarà stato bello, ma noi abbiamo girato più di due ore per il posto: niente da fare, siamo tornati a casa. Ci vorrebbero più parcheggi”. Infine, le bevande stoppate all’ingresso dagli addetti alla sicurezza. Alcolici, ma anche acqua. Pure quella nelle borracce. In questo caso, il sindaco ha spiegato che si è trattato di un’ordinanza della Questura legata alla sicurezza.