Più di un candidato su due ha scelto di non presentarsi, più di tre partecipanti su quattro non sono risultati idonei alla selezione. Sono questi i primi dati, raccolti da Telebari, che arrivano sul concorso indetto dalla Regione Puglia per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 209 unità per i 27 profili di Categoria D, posizione economica D1, che ha preso ufficialmente il via lunedì 9 maggio (qui e qui il calendario). In totale, a gennaio, le domande arrivate per partecipare al concorsone erano state 47.668 (leggi qui). Se il trend dei primi due giorni dovesse essere confermato, però, alla fine le prove effettivamente svolte saranno poco più di 20mila.
Lunedì mattina, su 2.400 candidati, i partecipanti effettivi alla verifica scritta sono stati 1.120. Tra questi hanno superato il test, raggiungendo la valutazione minima di 21 punti, circa 260 persone: la quota degli idonei, quindi, è del 23,2%. Di conseguenza, non ha raggiunto la sufficienza il 76,8% dei presenti. Per quanto riguarda i risultati, questo al momento è l’unico dato disponibile. Nel pomeriggio di lunedì, invece, su 1.500 candidati, si sono effettivamente presentate in Fiera a Foggia 725 persone. Affluenza ancora più scarsa nella giornata di ieri: 403 presenti su 1.400 candidati al mattino, 587 su 1.385 nel pomeriggio. In totale, dunque, nei primi due giorni su 6.685 test programmati ne sono stati svolti solo 2.835. Il 42,4%.
“Ritengo che quello sugli idonei sia comunque un dato confortante – commenta l’assessore regionale al Personale, Giovanni Stea -. Un buon risultato, considerando l’elevata difficoltà delle domande, che apre le porte della graduatoria quasi al 25% dei partecipanti. Vuol dire che in Puglia abbiamo delle risorse umane di livello, persone che possono dare un contributo importante alla nostra comunità. Al contrario, sono un po’ dispiaciuto per il basso numero delle persone che si sono effettivamente presentate alla prova. Il secondo giorno, tra l’altro, molto meno del primo. Come me lo spiego? Sicuramente c’è gente che ha presentato domanda per più bandi, non vorrei che qualcuno si sia demoralizzato per il livello alto di difficoltà. Se così fosse, a loro rivolgo il mio appello: continuate a studiare e provateci”.