Sono sbarcate poco dopo le 13 nel porto di Bari le 11 persone che erano a bordo del pontone AD3. Si tratta di dieci componenti dell’equipaggio del pontone, appunto, più un membro dell’equipaggio del rimorchiatore Franco P affondato al largo della costa barese: un secondo superstite, dunque, oltre al comandante siciliano ricoverato a Bari. L’uomo era stato mandato a bordo del pontone, probabilmente, per controllare tutta l’attività di rimorchio.
I marittimi vengono ora sentiti negli uffici della capitaneria di Porto di Bari. Oltre al comandante, già sentito in mattinata, si tratta degli unici testimoni oculari del naufragio, sulle cui causa indaga la Procura di Bari. Dovranno raccontare agli investigatori della Guardia Costiera, su delega dei magistrati, quello che hanno visto e che sanno sull’affondamento, per aiutare gli inquirenti a ricostruire la dinamica e individuare le eventuali responsabilità sulla morte dei tre componenti dell’equipaggio. Risultano ancora dispersi, invece, i due marittimi di Molfetta (leggi qui).
“Il dolore da parte della nostra comunità è immenso, per l’area metropolitana di Bari e per il nostro Paese, per queste persone che non ci sono più – ha commentato il sindaco Antonio Decaro -. Ho seguito con il comandante della direzione marittima gli eventi e fino alla fine abbiamo sperato di ritrovare persone vive. Ci sono ancora due dispersi e la speranza è ancora viva nella nostra comunità”.
“Non conosciamo ancora la dinamica – ha aggiunto Decaro -, quel rimorchiatore tra l’altro tra qualche giorno sarebbe tornato dall’Albania per fare un’attività in un piccolo approdo della città di Bari. Ci dispiace tanto per quello che è accaduto, siamo vicini alle famiglie delle persone che hanno perso la vita. Le istituzioni non solo devono stare vicine dal punto di vista umano ma c’è bisogno di fare maggiori verifiche rispetto ai mezzi che escono in mare”.
“Sarà nostro impegno quello di verificare percorsi, infrastrutture ma soprattutto i mezzi – conclude il sindaco -. Prima di capire cosa è successo è difficile parlare, anche perché c’è un’inchiesta in corso e forse tra qualche giorno la situazione sarà più chiara”.
Video di Domenico Bari