Torre Quetta, stop alle zanzare: ora pontili e parcheggi hi-tech. E si ‘lavora’ sui prezzi

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Disinfestazione anti zanzare fatta, lavori su ciottoli e pontili iniziati, parcheggio automatizzato a partire dalla prossima settimana e dialogo avviato con i gestori dei chioschi per cercare di rivedere al ribasso il prezzo di alcuni prodotti in vendita. Torre Quetta, dopo l’apertura ufficiale dello scorso weekend, mette a posto i tasselli che avevano fatto storcere il naso ad alcuni baresi e si prepara a vivere appieno i mesi più caldi – da un punto di vista delle temperature, ma non solo – della stagione estiva.

In primis, le questioni di natura ‘tecnica’. La lotta contro le zanzare – problema sottolineato anche dal sindaco Antonio Decaro, sabato mattina, durante una diretta social – è iniziata con una maxi disinfestazione organizzata nelle prime ore di lunedì dall’ATI che si è aggiudicata la gestione della spiaggia. “L’abbiamo fatta alle quattro del mattino – spiega Christian Calabrese del Gruppo Ideazione, in ATI con Cube Comunicazione e Lucente – e da allora non ho più visto zanzare. Per il benessere degli utenti, anche se da contratto non ci spetta, se il problema dovesse ripresentarsi rifaremo lo stesso tipo di operazione”.

In via di risoluzione è anche un’altra questione ‘pratica’, particolarmente sentita dai frequentatori del lido: quella legata all’inagibilità dei pontili e dunque all’accesso al mare. Nel 2023, come aveva spiegato il sindaco Decaro nei giorni scorsi, i cinque pontili, danneggiati dall’azione corrosiva del mare, verranno sostituiti. Nel frattempo, in queste ore, sono iniziati i lavori di consolidamento e manutenzione delle strutture che, a breve giro, torneranno nella disponibilità dei bagnanti. Gli operai sono al lavoro anche per appianare i ciottoli, in maniera tale da rendere più agevole il calpestio e visivamente più gradevole l’aspetto dell’arenile.

Sempre nei prossimi giorni, tra martedì e mercoledì, a Torre Quetta arriveranno anche i parcheggi automatizzati. “Metteremo a disposizione degli utenti la stessa tecnologia dei Park & Ride – spiega Calabrese -. Anzi, la nostra sarà ancora più avanzata: attraverso una App sarà possibile pagare la sosta anche con carta di credito”. Niente più pagamento al personale ai cancelli, quindi, con ripercussioni certamente positive sui tempi d’attesa all’ingresso (per entrare bisognerà solo premere un pulsante e ritirare il biglietto) e dunque sulla viabilità del lungomare. Prima di andare via – ma anche appena arrivato, dato che il prezzo non cambia – l’automobilista dovrà pagare recandosi all’apposita macchinetta e poi mostrare il tagliando al lettore ottico che verrà installato all’uscita.

Infine, l’argomento spinoso relativo ai prezzi di cibo e bevande proposti dai chioschi attivi sulla spiaggia. A fare chiarezza è sempre Christian Calabrese. “Noi come ATI non possiamo metterci bocca – dice subito -. Non abbiamo potere in merito, né interessi economici legati a compartecipazioni o altro. Dai gestori dei locali percepiamo un canone di locazione assolutamente slegato dai loro incassi. I contratti che abbiamo sottoscritto prevedono la possibilità di richiamare all’ordine il gestore solo nel caso in cui si metta a vendere una categoria merceologica diversa da quella che dovrebbe: la pizzeria non può vendere sushi, per intenderci. Ma in teoria, se lo ritiene profittevole e in linea con il proprio target di clientela, potrebbe anche decidere di vendere una piazza margherita a 50 euro”.

La polemica social è nata, in modo particolare, sul prezzo delle bevande. Nello specifico, della birra. “Personalmente, in maniera del tutto disinteressata, ho invitato i gestori a prestare attenzione al sentimento popolare che è nato sul tema. Un consiglio, ma di più non posso fare. Qual è la mia idea? Non trovo i prezzi particolarmente eccessivi. Un caffè all’autogrill in autostrada costa 1,50 euro. Una bottiglietta d’acqua 2,20 euro. In aeroporto è uguale. Chi apre un’attività in questi contesti ha dei costi superiori rispetto alla norma e il prezzo del prodotto in vendita al consumatore, inevitabilmente, si alza. Mi auguro che la polemica si plachi: parliamo di persone qualificate, di ristoranti di qualità, che hanno deciso di investire in un periodo particolare. Mi dispiace che siano finiti nell’occhio del ciclone”.

A breve i menù delle otto attività che lavorano a Torre Quetta saranno online sul sito della spiaggia (ww.torrequetta.info). “Forse anche i prezzi – conclude Calabrese -, ma solo per fare in modo che l’utente possa arrivare al tavolo e in cassa preparato. Soprattutto sull’offerta. Avevamo già intenzione di pubblicare i menù, a questo punto, dopo la polemica che si è innescata, probabilmente inseriremo anche i prezzi. In questo modo chiunque, come del resto accade già adesso, potrà decidere in anticipo se venire a Torre Quetta e consumare in uno dei locali o magari portarsi cibo e bevande da casa”.


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