Delegazioni di quasi tutte le marinerie della Puglia si sono date appuntamento questa mattina per protestare davanti al porto di Bari contro il caro gasolio. Dopo giorni di proteste nelle singole città, oggi i pescatori sono arrivati nel capoluogo da Manfredonia, Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta, Mola di Bari e Monopoli con striscioni e fumogeni al seguito. Durante la manifestazione, alcuni di loro hanno invaso la carreggiata di accesso al varco portuale, bloccando il traffico per diversi minuti. A impedire loro di stoppare poi l’ingresso dei mezzi nel porto sono stati poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa, con caschi, scudi e manganelli.
“Siamo padri di famiglia, siamo esasperati, chiediamo solo di essere messi nelle condizioni di poter lavorare e dar da mangiare ai nostri figli”, hanno spiegato i manifestanti. Gli animi si sono un po’ scaldati per qualche minuto ma, dopo una breve interlocuzione con gli agenti della Digos, i pescatori hanno sciolto il cordone davanti alle forze dell’ordine. Intanto una delegazione di pescatori di Manfredonia si è spostata nel palazzo della Regione per incontrare il dirigente del dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone, il vicecapo di gabinetto Domenico De Santis. Si collegherà l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia.