Il progetto prevede la completa demolizione delle volumetrie abusivamente realizzate nel lotto e delle murature di recinzione, compresa la demolizione delle strutture di base delle aree interne ed esterne e delle fondazioni fino al raggiungimento dei livelli naturali dell’area; si prevede, inoltre, la ricostituzione dell’originaria geografia dell’area con lo spargimento di materiale granulare. Siamo in via Morelli e Silvati.
Le operazioni erano cominciate nel novembre del 2021 con la rimozione di finestre, porte e il distacco dell’energia ma poi bloccati: parliamo di una serie di residenze costruite a due passi dal mare, ma senza alcun permesso e poi passate nelle proprietà di Palazzo di città, alla quale adesso la Procura ha imposto la demolizione.
Una vicenda lunga e complessa, cominciata con indagini che risalgono all’amministrazione De Lucia. E il progetto di demolizione approvato, per un valore di 411mila euro circa, è certamente un passo in avanti verso la restituzione alla cittadinanza di una zona senza ruderi che versano oramai in totale stato di abbandono. Un passo in avanti dicevamo, soprattutto in una zona, quella a Sud del capoluogo pugliese che di edifici abbandonati ne conta decisamente troppi, immobili spesso destinati a fenomeni di occupazioni abusive o a diventare vere e proprie discariche.