Tra roghi dolosi e accidentali, la Puglia raggiunge un triste primato: negli ultimi sette giorni è la regione con la maggior concentrazione di incendi. Il grafico non lascia spazio a interpretazioni; a pubblicarlo è il Firms (Fire Information for Resource Management System), un servizio della NASA che monitora a livello mondiale la quantità di incendi in ogni continente.
Il servizio online prevede una serie di grafici storici consultabili prendendo un determinato periodo di riferimento. Si può vedere cosa succede in tempo reale, oppure si può personalizzare la ricerca e monitorare l’andamento degli incendi in un determinato periodo. Ad esempio, nell’ultima settimana di luglio (come visibile nel grafico di seguito) è la Puglia ad aver registrato la più alta concentrazione di roghi, e se la provincia di Bari sembra essere quella meno colpita, non sono state invece risparmiate le aree del Salento e del Gargano.

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Seguono poi la Calabria e la Sicilia, ma è anche la zona della Campania a essere caratterizzata da troppi puntini rossi che, nel grafico della NASA, indicano appunto le zone colpite dagli incendi. Va meglio invece al Nord e in particolare alla pianura Padana.
I consigli, dunque, sono quelli di evitare di lasciare per terra cicche di sigarette accese, che con il caldo torrido e i venti possono generare incendi di dimensioni importanti. Alla stessa maniera bisogna evitare di accendere fuochi nelle zone di campagna per bruciare quelle sterpaglie che potrebbero sfuggire al controllo e propagarsi anche ai centri abitati.