Ivan Fumarola, bimbo di 7 anni di Fasano da tempo malato di cancro, non ce l’ha fatta. Il piccolo è morto poche ore fa in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni di salute, già critiche da diversi giorni.
La mamma Marilena, nella notte tra venerdì e sabato, aveva pubblicato un post sui social: mezzo attraverso il quale la famiglia, negli ultimi tre anni, era riuscita a innescare una gara di solidarietà nel tentativo di curare la malattia anche con tecniche tanto innovative quanto costose. “Ci ritroviamo qui soli al buio perché non puoi vedere la luce – aveva scritto la donna, pubblicando una foto della sua mano accanto a quella del piccolo Ivan -. In silenzio, perché non puoi sentire rumori. Divisi, io sulla sedia, perché non ti si può toccare molto, ché hai fastidio. Ogni istante io mi chiedo: perché? Cosa hai potuto fare di così male a Dio e a tutto il resto per meritare tutto questo male? Il nostro cuore da genitori è spaccato. Non c’è medicina che potrà guarirlo, andremo avanti solo per amore tuo e dei tuoi fratelli. Perché come dicevi sempre tu: ‘Aaaaah, che bella la vita mamma’. E bisogna viverla per te. Non so come. però ci proveremo”.
Un mese fa, proprio dopo l’appello della mamma, decine di associazioni di volontari trasformarono Montalbano in una piccola Disneyland (qui la notizia). Era, infatti, il sogno del ‘piccolo guerriero’ andare a Eurodisneyland ed era tutto pronto per il viaggio, ma poi l’aggravarsi della malattia impedì a lui e alla sua famiglia di partire. Così, sapendo che non c’era più molto tempo, mamma Marilena lanciò un appello per esaudire il desiderio del suo bambino. Inaspettatamente decine di associazioni da tutta Italia e anche dall’estero si fecero avanti e il 3 luglio, nel giro di pochissimi giorni, la piazza di Montalbano venne trasformata in Disneyland con oltre 150 figuranti. Le associazioni di volontari e figuranti si sono mobilitati nuovamente questa mattina per essere domani ai funerali. Di nuovo, tutti con Ivan.