Bari, stop ai bagni a Pane e Pomodoro: duro attacco di Decaro ad AQP. “Se non siete in grado…”

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“Un altro stop ai bagni a Pane e Pomodoro, l’ennesimo in questa estate, dopo il breve acquazzone di ieri”. Inizia così il post pubblicato questa mattina sui social dal sindaco di Bari, Antonio Decaro. Il riferimento è al divieto di balneazione scattato ieri pomeriggio come conseguenza del ‘temporale flash’ della mattina (qui la notizia). Nelle parole del primo cittadino, un duro attacco ad AQP.

“Da troppo tempo stiamo aspettando che l’Acquedotto Pugliese realizzi il progetto di risanamento della condotta Matteotti che permetterà di separare una volta per tutte la fogna bianca da quella nera. Come è possibile che la più grande azienda pubblica del Sud, che da oltre 100 anni gestisce sia la distribuzione dell’acqua per 4 milioni di pugliesi sia la depurazione delle acque reflue urbane, non riesca ancora a far partire il cantiere di questo intervento che potrebbe risolvere finalmente i problemi di balneazione nel capoluogo di regione? – chiede Decaro -. In una città che da anni registra una crescita turistica tra le più importanti d’Italia, puntualmente torna il divieto di fare il bagno dopo una pioggia”.

“È trascorso troppo tempo da quando abbiamo fatto stanziare i 26 milioni di euro necessari alla realizzazione delle opere – prosegue il sindaco -. Come se non bastasse, stamattina si è nuovamente rotta la condotta dell’impianto di sollevamento di Torre del Diavolo, a Japigia, interessata da interventi di ripristino solo qualche giorno fa. L’AQP dimostri una volta per tutte di essere in grado di gestire con efficacia interventi di questa importanza – conclude Decaro -, altrimenti il Comune di Bari, insieme agli altri comuni pugliesi proprietari della rete, trarrà le sue conclusioni”.

Immediata arriva la replica dell’Acquedotto Pugliese. “Aqp è da tempo impegnato per la risoluzione delle problematiche sul sistema fognario di Bari. Tutto lo schema della città è in corso di rivisitazione, dai depuratori alle condotte sottomarine, agli impianti di sollevamento e alla rifunzionalizzazione delle reti. Oggetto di intervento con 5 milioni di euro sarà la nuova condotta premente a servizio dell’impianto di sollevamento fognario di Torre del Diavolo, che a sua volta sarà sostituito da una nuova struttura con 19 milioni di euro. A completare i lavori anche le opere sul Picone con un importo di 20 milioni di euro – scrive l’ente in una nota – Si rammenta che ad incidere sulla realizzazione dei tantissimi progetti che produce e porta avanti AQP sono i tempi di autorizzazione ad appalto, allungati da norme e verifiche”.

“Situazioni burocratiche non legate al corretto operato di AQP nell’ammodernamento o nella realizzazione ex novo dei lavori per un importo totale di circa € 350 milioni. Una questione, quella dei tempi, ormai di rilievo nazionale, che va ben oltre regole che consentono maggiore efficienza nella realizzazione delle opere, e riguarda anche le imprese che, a fronte di appalti acquisiti a condizioni economiche oggi insostenibili, si ritrovano impossibilitate ad onorare i contratti a causa dell’incremento dei costi delle materie prime e dell’energia. Non è un caso se ad agosto del 2022 l’impresa aggiudicataria dei lavori per la rifunzionalizzazione delle reti fognanti afferenti al canale Picone, abbia rinunciato al contratto, rendendo necessaria l’individuazione del nuovo contraente mediate scorrimento della graduatoria di gara”, conclude Aqp.


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