Mascherina non più obbligatoria, “almeno alla partenza, poi si valuterà il quadro epidemiologico passo dopo passo”. Così oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza su una delle principali novità in tema di Covid e scuola che accompagnerà il ritorno in classe degli alunni a settembre. Mascherina solo per i fragili, si legge tra le righe delle nuove regole, dunque solo per alunni e personale scolastico a rischio di sviluppare forme severe di malattia. Niente obbligo, quindi, si punta forte sulla responsabilità individuale, come ha sottolineato Speranza, che ribadisce anche l’utilità della mascherina, “strumento utile e scudo importante – ha detto – in determinate situazioni, anche senza obbligo”.
In base alle nuove regole, con il raffreddore, ma in buono stato di salute si entra in classe: a casa resterà solo chi presenta sintomi acuti come tosse con difficoltà respiratorie, vomito o diarrea, perdita di gusto o olfatto. Niente più obbligo vaccinale. Si punta forte sui ricambi d’aria, la sanificazione frequente degli ambienti e l’igiene. Niente più DAD. E se il quadro epidemiologico dovesse peggiorare possibile ricorso alle misure, già note, quali il distanziamento di almeno un metro, ingressi scaglionati e turni a mensa.
Intanto a Bari gli istituti già scaldano i motori per la ripartenza. “Per fortuna sarà un anno diverso rispetto ai due precedenti”, commenta Patrizia Rossini, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Japigia 1 – Verga. “Per quanto riguarda il ricambio d’aria – spiega -, noi l’anno scorso siamo stati una delle pochissime scuole a installare in ogni aula, in ogni laboratorio, un apparecchio che provvede a purificare l’ambiente. Una soluzione in più rispetto al classico metodo, comunque utilizzato e sempre valido, dell’aprire le finestre”. Nel video l’intervista realizzata alla preside da Michele Denora.