La morsa delle bollette continua a schiacciare i commercianti. I rincari sui prezzi di luce e gas preoccupano, così come gli aumenti delle materie prime. Ristoranti, bar, panifici: sono solo alcune delle tante attività colpite da questa crisi. Anche i cittadini baresi lanceranno il loro grido d’allarme, unendosi il prossimo primo ottobre in una manifestazione delle partite Iva in piazza della Libertà.
Sentimento comune è resistere a queste difficoltà, chiedere risposte. Ai nostri microfoni la denuncia di un ristoratore barese che, davanti alle difficoltà riscontrate nel suo locale a Poggiofranco, non riesce a spiegarsi la natura di questi aumenti.
“Il nostro Paese sta precipitando in una gravissima crisi sociale a causa di una speculazione finanziaria a cui è rimasta asservita la governance politica italiana – si legge nella nota degli organizzatori della manifestazione di sabato primo ottobre – L’esponenziale incremento della quotazione del gas ed in generale dell’energia, sta mettendo in ginocchio la nostra economia, all’interno di cui 5,5 milioni sono le piccole e medie imprese con oltre 16 milioni di persone occupate ed un fatturato complessivo di 2500 miliardi di euro annui”.
E ancora. “La drammatica crisi sociale che sta investendo famiglie ed imprese e più in generale la parte più debole dei lavoratori rischia di pregiudicare la sopravvivenza di molte categorie lavorative, oltre che mettere una seria ipoteca sulle prospettive e sulle legittime aspirazioni delle nuove generazioni – continuano commercianti e ristoratori – La pandemia prima, il ‘caro bollette’ attuale hanno innescato una sorta di massacro sociale rispetto al quale abbiamo sentito l’obbligo di una mobilitazione generale e di una pacifica, ma decisa, discesa in piazza per chiedere alle istituzioni risposte immediate”.