Senza lavoro dal 2010, l’appello disperato del 62enne barese: “Vivo di stenti. Ho moglie e 2 figli”

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Andare avanti senza una stabilità economica, svolgendo lavoretti saltuari e non ricevendo una retribuzione adeguata. È la storia di Michele, nome di fantasia, cittadino barese in difficoltà. Dopo aver perso il lavoro nel 2010, il 62enne è precipitato in un tunnel senza fine: troppo avanti con gli anni per ricevere un contratto di lavoro regolare ma con una moglie e due figli da sostenere.

Michele si è reinventato offrendo assistenza agli anziani, in alcuni casi lavorando nei campi per quasi dodici ore al giorno. Per il 62enne non è possibile ricevere il reddito di cittadinanza.

La normale vita di Michele è stata stravolta dal fallimento di un’azienda e da alcuni problemi di salute: le difficoltà economiche già esistente sono diventate insostenibili a causa dei rincari sui prezzi dell’energia e del gas. Il 62enne continua a tenere duro cercando un’occupazione stabile per arrivare al più presto alla pensione.


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