Giochi rotti e usati in dono ai bimbi malati di Oncoematologia, Apleti denuncia: “Se li regalassero ai vostri figli?”

Prima la gioia per l’incredibile numero di richieste di consegna doni, poi la scoperta; molti giocattoli, regalati dalle famiglie ai bimbi ricoverati nel reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico di Bari erano “rotti, usati più volte, quindi non a norma”. La denuncia arriva dall’Apleti, l’Associazione Pugliese per la Lotta contro le Emopatie e i Tumori nell’Infanzia, che ogni anno, in occasioni come Natale e Pasqua, si impegna per raccogliere doni per i piccoli malati ricoverati in ospedale.

“A tutti quelli che hanno garantito un gioco o un dolce degno del reparto visitato diciamo ‘grazie’ – scrivono in una nota i volontari – Ma un monito va a chi non ha rispettato le regole che la nostra associazione ben specifica nel momento in cui viene fissato l’appuntamento per la consegna”.

Apleti ha sottolineato che i doni e i giocattoli “devono essere nuovi e sigillati. I nostri “ospiti” lottano ogni giorno per la vita e soprattutto non chiedono nulla. Il rispetto costante delle norme igieniche che in era pandemica abbiamo imparato bene a definire, vale tre volte tanto nei reparti delicati come il nostro”. Per questo motivo, tutti i giocattoli già usati, con difetti o rotti non potranno essere utilizzati dai bambini del reparto.

“E se li avessero regalati ai vostri figli? – continua la nota – Apleti non può controllare ciò che le belle carte natalizie nascondono. Apleti in questi casi è un mezzo. Diamo per certa la buona fede del gesto, del regalo, del dono, ma con chi è affetto da patologie oncologiche non si può essere leggeri”.

La storia di Yoko e dei suoi ‘gioielli origami’: “Sono una giapponese di Puglia”

Cosa ci fa una giapponese in Puglia? Tutto è cominciato con un viaggio in Messico venti anni fa. Zaino in spalla con partenza dal cuore del Giappone, Zushi, per poi scoprire di trovare oltreoceano l’amore e una nuova vita. “In Messico ho conosciuto mio marito, originario di Conversano: con lui sono arrivata per la prima volta in Italia e mi sono innamorata della Puglia, che non ho mai più lasciato”.

Impossibile non notare la piccola bancarella di Yoko Tsukamoto, attraversando i mercatini natalizi del sud barese. Orecchini, collanine, piccoli gioielli, realizzati a mano con la tecnica degli origami. “Rigorosamente con carta washi, senza l’utilizzo di sostanze chimiche e tutto in maniera naturale”, racconta l’artista giapponese, ‘adottata’ dalla Puglia ormai da due decenni.

Il nido di Yoko è una casetta in campagna a Conversano. “Ho cani, gatti, galline, un orto, e avendo tre figli sono sempre stata impegnata tutto il giorno – sorride – Poi però sette anni fa una mia amica italiana mi ha suggerito di cimentarmi con gioiellini realizzati con la tecnica degli origami: un’idea davvero originale, che unisce la passione occidentale per la bigiotteria alle arti orientali”.  Yoko è nata a Zushi, vicino Yokohama, dove vive ancorala sua mamma. La Puglia però “mi ha conquistata con la sua fantastica atmosfera e la qualità della vita – confessa a Telebari – motivo per cui ho deciso di restare”.

Yoko in settimana produce i manufatti, nei weekend gira per mercatini tra Bari, Locorotondo, Monopoli e Polignano.  “Lavoro con carta washi – spiega – che solitamente viene usata per i restauri. Ha fibre molto lunghe, sottili, resistenti, che decoro con colori e disegni di kimono dalla tradizione giapponese”. La procedura è da incanto, il risultato ha il sapore di terre lontane. Per scoprire i gioielli di Yoko, questa è la sua pagina Instagram.

GdF Bari, Reparto Aeronavale sequestra 500 ricci da furgone: rigettati in mare

Il Reparto Operativo Aeronavale di Bari, nell’attività a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino, ha conseguito nel periodo delle festività natalizie importanti risultati alla salvaguardia del patrimonio ittico.

Nell’ambito di un controllo, eseguito a terra lungo il litorale costiero salentino, a bordo di un furgone è stata rinvenuta una vasca contenente 500 ricci di mare (denominazione scientifica Paracentrotus Lividus), la cui raccolta è specificatamente regolamentata relativamente alle quantità e al periodo. Il prodotto ittico sequestrato, ancora vivo, è stato rigettato in mare per consentire la ripopolazione delle preziose colonie marine.

I controlli proseguiranno anche nei giorni a seguire intensificandosi nel periodo di fine anno in cui è maggiore la domanda sul mercato del prodotto ittico.

(Foto repertorio)

Ikea Bari cerca personale: ecco le figure richieste e come candidarsi entro il 13 gennaio 2023

Il gruppo Ikea per la sede di Bari cerca personale. A segnalarlo è Porta Futuro, il job center della Manifattura Tabacchi.

Le posizioni aperte al momento sono:

IKEA Customer Experience – apprendistato – Bari;
IKEA Customer Experience co-worker – Bari;
IKEA Logistics Co-Worker – Bari;
IKEA Shopping Experience (area self-service) co-worker – Bari;
IKEA Shopping Experience_Categoria Protetta L. 68/99 (ex art.1).

Requisiti:
Le selezioni sono rivolte a candidati a vari livelli di carriera, anche a giovani senza esperienza, in vista di assunzioni e stage.

Modalità di partecipazione:
È possibile candidarsi all’offerta selezionando il profilo desiderato a questo link.

Scadenza: venerdì 13 gennaio 2023.

Uniba, due dipartimenti premiati per l’eccellenza dall’Anvur: riceveranno 16 milioni di euro per la ricerca

Il dipartimento interateneo di Fisica e quello di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti, entrambi dell’università degli studi di Bari, sono fra i 180 dipartimenti di eccellenza premiati dall’Anvur, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. Per qualità della ricerca e nella progettualità scientifica e didattica, spiega l’Ateneo barese in una nota, riceveranno un finanziamento complessivo di circa 16 milioni di euro nel quinquennio 2023-2027 per realizzare il proprio programma di sviluppo scientifico e didattico.

Il progetto “Quantum sensing and modeling for one-health” (QuaSiModO), del dipartimento di Fisica, con un budget complessivo di 15 milioni di euro tra finanziamento Progetto di eccellenza (otto milioni) e cofinanziamento (sette milioni), intende sviluppare le attività di ricerca e di didattica nel settore delle tecnologie quantistiche applicate alla salute e all’ambiente. Gli obiettivi riguardano, in particolare, lo sviluppo di nuovi sensori e modelli computazionali basati sulla fisica quantistica e la loro sperimentazione in specifici ambiti applicativi nel settore della salute e dell’ambiente.

La fattibilità del progetto del dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti è assicurata invece dal finanziamento del Progetto di eccellenza (sette milioni 325mila euro) e da un forte cofinanziamento dell’università di Bari (13 milioni). Il Progetto di eccellenza attuerà reclutamento, infrastrutture, premialità e didattica di elevata qualificazione per produrre nuova conoscenza nei settori agro-alimentare, ambientale e forestale con particolare attenzione alle aree marginali. Per questo scopo, spiega la nota, è prevista una riorganizzazione del dipartimento in tre aree: Risorse naturali e servizi ecosistemici, Agricoltura sostenibile, Scienze alimentari e food design.

Gli obiettivi sono la salvaguardia, valorizzazione e ottimizzazione delle risorse naturali e della biodiversità; il miglioramento della produttività e sostenibilità delle produzioni animali e vegetali e studio di nuove fonti alimentari; la definizione di nuovi processi e innovazione hi-tech in agricoltura anche promuovendo strategie di economia circolare; lo sviluppo di tecnologie abilitanti dell’industria alimentare 4.0, con attenzione alla food security e food safety. Gli investimenti nelle infrastrutture consentiranno poi di razionalizzare gli spazi disponibili nel dipartimento, adeguare e ammodernare i laboratori attualmente in uso e implementare la dotazione strumentale, divenendo così uno dei centri di ricerca e didattica di riferimento per il Sud Italia.