Bari, a 22 anni una promessa dell’arte: la mostra di Gaia Velli da Spaziogiovani

L’arte pittorica del passato si sovrappone alla fotografia del presente. Gaia Velli, 22 anni barese, attraverso le sue opere ti conduce in un viaggio alla scoperta di un mondo, il suo mondo, dove i luoghi abbandonati, la sua ossessione, riprendono vita attraverso i personaggio stralciati dai quadri a pittura. La mostra sarà fruibile fino a domenica 16 dicembre da Galleria Spaziogiovani.

Bari, 17enne ricoverato per meningite: sanificate le aule dell’istituto Marconi. Profilassi per tutti i contatti stretti

Sottoposti a profilassi tutti coloro che sono entrati in stretto contatto con il 17enne ricoverato ieri al Giovanni XXIII per meningite meningococcica. Il servizio del dipartimento prevenzione Asl ha provveduto ad allertare tutte le persone, che abbiano avuto rapporti stretti col ragazzo per almeno due ore nei 10 giorni precedenti alla comparsa dei primi sintomi che risalgono a venerdi pomeriggio. “Per contatto stretto – ha tenuto a precisare Domenico Lagravinese, direttore del dipartimento prevenzione Asl – si intende chiunque abbia avuto un rapporto prolungato e a poca distanza dal ragazzo.

 

Grazie alla collaborazione dello studente è stata creata una chat per avvisare amici, familiari e compagni di scuola”. Il 17enne frequenta l’istituto Marconi, già sanificato con comuni disinfettanti. “Non c’è alcun pericolo per la scuola – ha spiegato Lagravinese – è sufficiente arieggiare le aule e interveniore con prodotti comuni come la varichina”. Coloro che sono entrati in stretto contatto con il giovane: docenti, compagni di classe, familiari, infermieri e medici, sono stati sottoposti a profilassi con ciproxin 500. Una sola compressa che scongiura il contagio da meningococco. Per qualunque informazione, si consiglia di contattare la Asl dove c’è una persona dedicata al servizio di profilassi per le malattie infettive.  Domani mattina, un medico del dipartimento prevenzione della Asl incontrera a scuola il direttore didatico per illustrare le procedure tecniche messe in atto per gestire queste emergeze. 

Intanto migliorano le condizioni del ragazzo. Dalle prime analisi potrebbe trattarsi di contagio da meningococco C, ma saranno solo le indagini delle prossime ore a confermarlo. Il 17enne è stato ricoverato ieri pomeriggio nel reparto infettivi dell’ospedale Giovanni XXIII.I primi sintomi sono comparsi venerdì al rientro da scuola: diversi episodi di vomito, febbre molto alta e forte mal di testa. La situazione si è aggravata ieri mattina quando avrebbe mostrato anche disorientamento nelle risposte verbali. A quel punto, la chiamata al 118 e il trasporto in ospedale.

Bari, 17enne ricoverato al Giovanni XXIII per meningite meningococcica

Un ragazzo di 17 anni è stato ricoverato nel reparto infettivi dell’ospedale Giovanni XXIII per meningite meningococcica. I primi sintomi sono comparsi ieri al rientro da scuola: diversi episodi di vomito, febbre molto alta e forte mal di testa. La situazione è peggiorata questa mattina. Il 17enne a quanto pare, avrebbe mostrato anche disorientamento nelle risposte verbali. A quel punto, i familiari hanno chiamato il 118 che ha trasportato il ragazzo in ospedale.

 

Giunto nel primo pomeriggio in condizioni critiche, ora stanno lentamente migliorando. Intanto, come da protocollo, i familiari del paziente sono stati sottoposti a profilassi con ciproxin. Lunedì invece, le analisi affidate all’unità operativa di igiene del Policlinico di Bari accerteranno se a colpire il 17enne barese sia stata una meningite di tipo B o C.

Bari, l’Ordine degli Avvocati boccia l’ipotesi di trasferimento della sezione lavoro: “Troppi disagi”

Cinquantamila cause di lavoro trasferite a Modugno per far spazio, a Bari, a settemila fascicoli. Ecco, spiegata in numeri, la questione del trasferimento della sezione del tribunale barese. Un’ipotesi che al momento ha incassato solo parere favorevole nella conferenza permanente per il funzionamento degli uffici giudiziari. Prima che diventi definitivo, servirà l’autorizzazione del Ministero.

Un trasferimento che l’Ordine degli avvocati vuole scongiurare per evitare un ulteriore frazionamento degli uffici, proprio quando la discussione sull’accorpamento sembrava diventare più concreta. La decisione nasce, a quanto pare, dalla necessità di portare a Bari le tre articolazioni periferiche di Altamura, Modugno e Rutigliano che dal 2018 scompariranno per legge.

“Riteniamo che l’esigenza non giustifichi l’ulteriore frammentazione degli uffici giudiziari di Bari che deriverebbe da questa decisione – spiega il presidente dellOrdine, Giovanni Stefanì -. Noi poi dovremmo essere illuminati dal dono dell’ubiquità: dovremmo far fronte alle udienze di primo grado a Modugno e alle udienze d’appello a Bari. Purtroppo però è un dono che noi esseri umani non abbiamo”.

Insomma, proposta bocciata dal presidente degli avvocati baresi, per il quale questa sarebbe una soluzione tampone che rischierebbe di aggravare il sistema giustizia con nuovi oneri organizzativi, ma anche economici: la sede di Modugno infatti avrebbe bisogno di interventi di adeguamento.

Troppi quindi i disagi che questa soluzione comporterebbe. Per tutti gli operatori della giustizia, costretti ad una continua staffetta tra le due sedi, ma anche per i cittadini.

“Ci vediamo tra 60 giorni”: minacce al vicesindaco Brandi. Indagini della Digos

Minacce a Vincenzo Brandi, assessore al Patrimonio del Comune di Bari e vicesindaco. L’episodio risale allo scorso 30 dicembre, quando nella sua stanza Brandi ha trovato un bigliettto con insulti e una minaccia non troppo velata, “ci vediamo tra 60 giorni”. Solo venerdì scorso l’episodio è stato segnalato alle forze dell’ordine con una denuncia alla Digos. Il sospetto è che quelle minacce siano opera di qualche inquilino delle 88 case occupate abusivamente in via Don Carlo Gnocchi al San Paolo.

 

Immobili finiti nel mirino della Procura e sequestrati a dicembre scorso su disposizione del Tribunale del Riesame, chiamato a pronunciarsi sul ricorso della Procura. Sessanta giorni infatti è il tempo che il Riesame ha dato al Comune per fare le verifiche sulle sanatorie, all’esito delle quali si potrà capire chi potra restare e chi dovra andare via (potrebbero essere circa venti  le famiglie che non hanno i requisiti per usufruire della sanatoria). La Digos ha avviato le indagini. L’assessore Brandi, sentito al telefono, si dice tranquillo.