Autorete di Gyomber e regalo di Guarna: termina in parità il derby tra Foggia e Bari

Un clamoroso errore dell’ex Guarna evita al Bari la sconfitta nel derby di Foggia. Un punto che però allontana ulteriormente i biancorossi dalle posizioni di vertice, scivolati al settimo posto in compagnia del Venezia. L’unica consolazione è aver tenuto a debita distanza, sei punti, il Foggia, blindando una posizione play off. Derby non spettacolare e pareggio nel complesso giusto. Foggia in vantaggio grazie a un’autorete di Gyomber dopo un grossolano errore di Tello. Pareggio del Bari su gentile omaggio di Guarna, sciaugarato nel servire Nenè, libero di segnare. Forse tardivi gli ingressi in campo di Cissè e Floro Flores, pericolosi nel finale. Venerdì sera sfida al San Nicola contro l’Entella.

Fabio Grosso ridisegna il Bari, sei i cambi rispetto alla squadra scesa in campo a Novara. In difesa Sabelli, Marrone, Gyomber e Balkovec davanti a Micai; a centrocampo Tello, Basha e Iocolano; in attacco il tridente Galano, Improta e Nenè. Squalificato lo scozzese Henderson. Assenti i tifosi biancorossi, bloccati dal divieto di trasferta. 

Parte forte il Bari che prova a spaventare il Foggia con un paio di conclusioni dalla distanza di Iocolano e Nenè e un sinistro a giro di Galano terminato di poco a lato. Non sta a guardare il Foggia. La formazione di casa alza subito il ritmo e incomincia a macinare gioco e occasioni. E su una palla persa in disimpegno da Tello trova il gol del vantaggio: cross di Zambelli da destra e autogol di Gyomber nel tentativo di anticipare Nicastro. Il Bari sembra aver accusato il colpo ma trova il gol del pareggio grazie a un clamoroso errore dell’eX Guarna. Il portiere serve un assist perfetto a Nenè, quasi incredulo di poter appoggiare il pallone in rete. Uno a uno al termine del primo tempo. 

Nessun cambio dopo l’intervallo. La partita si mantiene su buoni ritmi, entrambe le squadre provano ad attaccare e superarsi. Nel Bari sempre poco preciso Tello che spreca una buona azione di ripartenza. Stroppa si gioca invece le carte Agnelli e Beretta, fuori Greco e Nicastro. Per Grosso Busellato per Iocolano. Tardano però ad arrivare vere occasioni da rete, entrambe le squadra si perdono al momento dell’ultimo passaggio. A dieci minuti dal termine ci prova Mazzeo, sinistro neutralizzato con bravura da Micai. In campo per il Bari anche Floro Flores e Nenè, fuori Nenè e Galano. E proprio i due confezionano sue pericolose palla gol: prima il destro dell’attaccante napoletano terminato di poco a lato, poi quello di Cissè. Si chiude sull’uno a uno.

Il Bari delude ancora: al San Nicola Floro Flores risponde a Puscas. Rigore negato al Novara

Il Bari non c’è più. Quella che doveva essere la gara del riscatto si trasforma nell’ennesimo incubo. E il pareggio con il Novara somiglia più a una sconfitta. I biancorossi scivolano al sesto posto in classifica e perdono contatto dalle posizioni di vertice, chiudendo in anticipo i sogni da promozione diretta. Prestazione deludente soprattutto nel primo tempo, con il Bari mai pervenuto e Novara meritamente in vantaggio con l’ex Puscas. Ripresa più vivace grazie agli ingressi di Brienza e Floro Flores, autore del gol del pareggio. A recriminare però è la formazione di Di Carlo per un evidente mani in area di Floro Flore a tempo quasi scaduto. I tifosi a fine gara chiedono alla squadra di tirare fuori gli attributi. Il derby di Foggia spartiacque della stagione. “Abbiamo sofferto soprattutto nel primo tempo – le parole di Grosso – il Novara ha giocato meglio. tanto. Nella ripresa abbiamo fatto qualcosa di diverso, meritando il pareggio. Ci portiamo a casa comunque un altro risultato positivo. I fischi dei tifosi? L’impegno non è mai mancato”

Fc Bari, che spreco: a Pescara finisce 2-2. Ingenuità biancorosse e gol in pieno recupero di Pettinari

Harakiri Bari. In vantaggio di due reti a Pescara, i biancorossi si fanno riacciuffare in pieno recupero, e in superiorita numerica, da Pettinari. L’ennesima occasione sprecata considendo i pareggi di Palermo e Frosinone. Il Bari resta così in quinta posizione, a quattro lunghezze dal secondo posto. Un peccato, soprattutto dopo un primo tempo ben giocato e chiuso in vantaggio grazie alle reti di Nenè e Anderson. Nella ripresa invece, come accaduto con la Salernitana, si è spenta improvvisamente la luce. Il Bari ancora una volta si è dimostarato squadra poco matura nella gestione della gara, denunciando mancanza di cattiveria e pericolosi cali di concentrazione. A inizio ripresa il gol di Mancuso, a tempo praticamente scaduto il pareggio di Pettinari, lasciato clamorosamente libero in area di rigore sugli sviluppi di un calcio di una punizione. Una situazione contestata a fine gara dal Bari per un mancato fischio del direttore di gara, al momento della battuta, dopo l’ammonizione a Petriccione. “Prendiamoci le nostre responsabilità – le parole di Fabio Grosso – purtroppo indietro non si può tornare. Dopo un ottimo primo tempo, una nostra ingenuità ha riaperto la partita. Teniamoci il punto e andiamo avanti”.

Clima teso a Pescara. Prima della gara un gruppo di tifosi abruzzesi ha raggiunto la sede del ritiro del Bari, impugnando mazze da baseball, e intonando cori offensivi contro la squadra biancorossa. Preso di mira soprattutto Giovanni Loseto, bandiera del Bari, e un passato da calciatore del Pescara. Non l’unico episodio da censurare. Ieri sui muri dell’abitazione dei familiari di Fabio Grosso erano apparse scritte intimidatore insieme ad un galletto impiccato appeso al cancello. Nella notte invece due bombe carta sono esplose nei pressi dell’hotel del Bari. “Mi auguro che gli episodi verificatesi ieri a casa della famiglia Grosso e nelle ultime ore – le parole del presidente Giancaspro a Sky – non condizionino un match fra due formazioni costruite per fare bene. Ci aspettiamo una gara corretta e giocata lealmente da tutti. Non abbiamo ricevuto scuse, ma ora vorrei solo pensare alla partita. Ripeto mi aspetto una gara leale, all’insegna del fairplay. Di certo, sono episodi che non aiutano il calcio italiano, non aiuta chi vuole rafforzare l’immagine del nostro calcio”.

Fabio Grosso presenta due le novità rispetto alla squadra scesa in campo con la Salernitana: in difesa Anderson per Sabelli, in attacco Galano per Improta. Conferma a centrocampo per il terzetto Henderson, Basha e Iocolano. Buon ritmo a inizo gara.

E’ il Bari a fare la partita, il Pescara prova a difendersi e a pungere in ripartenza. Ai tentativi dalla distanza di Iocolano e Galano, la formazione di Pillon risponde con un destro di Capone rimpallato da pochi passi da Marrone. Al 22′ il vantaggio del Bari: delizioso cross da destra di Henderson e colpo di testa vincente di Nenè, al quarto centro stagionale. La rete del vantaggio manda in confusione il Pescara. E il Bari ne approffita ancora trovando la rete del raddoppio al 32′ con Anderson. Il terzino olandese si invola da metà campo, vince un paio di contrasti e con il destro fulmina Fiorillo. Quasi allo scadere sarà Mancuso a sfiorare il gol con un colpo di testa terminato di poco a lato. Si chiude così un primo tempo senza storia con il Bari in vantaggio per due reti a zero.

Il Pescara riapre subito la partita a inizio ripresa: difesa del Bari sorpresa da una veloce verticalizzazione e destro vincente di Mancuso a pochi metri da Micai. La squadra di Pillon riprende così fiducia e coraggio. E Pettinari sfiora l’immediato pareggio con una conclusione neutralizzata con bravura da Micai. Il Bari risponde con due pericolose conclusioni di Cissè e Busellato, in campo al posto di Henderson. Dentro anche Tello per Iocolano. Ma è ancora il Pescara a spingere e a sfiorare il gol del pareggio: straordinario Micai prima su Pettinari, lasciato colpevolmente libero in area, e poi su Valzania, destro a botta sicura da pochi passi. A due minuti dal termine espulso anche Campagnaro per doppia ammonizione. Finita? Macchè. In pieno recupero, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Pettinari ha tutto il tempo di controllare il pallone e battere Micai. Due a due il risultato finale e Bari che spreca l’occasione di accorciare le distanze da Palermo e Frosinone. Martedì sera al San Nicola la sfida contro il Novara.

 

 

 

Fc Bari, Grosso torna nella sua Pescara: “Rispetto per la mia città ma contano solo i tre punti”

Vigilia di campionato per il Bari impegnato domani pomeriggio in trasferta sul campo del Pescara. Sarà una gara particolare per Fabio Grosso, pescarese doc, cresciuto a pochi metri dall’antistadio dell’Adriatico. Un incrocio carico di emozioni. Perchè Grosso domani dovrà sfidare la sua città d’origine e la sua stessa famiglia. Dalla parte opposta ci sarà infatti Giorgio Repetto, suocero e papà della moglie Jessica, da un mese tornato a ricoprire il ruolo di responsabile dell’area tecnica del Pescara.

“Mi farà piacere tornare, ho grande rispetto per la mia città e la sua gente. Domani però conteranno solo i tre punti. Sarà una gara complicata. Il Pescara è un avversario di qualità, ha un organico importante. Servirà una grandissima prestazione, le partite dimuniscono e non possiamo più sbagliare. Sarà importante non perdere l’entusiasmo e la voglia di essere protagonisti. Galano? Purtroppo qualche problemino fisico ultimamente lo sta tormentando. E’ stato un grande protagonista di questa squadra e mi auguro che presto possa tornare sui suoi standard”.

Fc Bari, Giancaspro e il rischio penalizzazione: “Una fake news”

“Il rischio penalizzazione una fake news”. Il presidente Cosmo Giancaspro interrompe il silenzio e attacca chi paventava difficoltà economioche del club biancorosso. “Notizie inventate – taglia corto Giancaspro durante un convegno a Giovinazzo – i tifosi possono stare tranquilli. Chiedo loro di starci vicino in questo finale di campionato. Ci attendono otto battaglie, vincerà chi avrà più testa e cuore. Grosso? Sono orgoglioso di averlo scelto”. Il presidente Giancaspro si sofferma anche sui progetti della societa: “Serve un piano strategico condiviso per poter raggiungere obiettivi importanti, altrimenti si rischiano gli stessi errori che hanno portato al fallimento quattro anni fa. Lo stadio San Nicola nei mie progetti dovrebbe rappresentare la Puglia nel mondo, ma c’è qualcuno che rema contro”.