Bari, primo Consiglio comunale del Decaro-bis: Cavone rieletto presidente

Con 34 schede a favore e 3 bianche Michelangelo Cavone (Partito Democratico) è nuovamente presidente del Consiglio comunale barese. Questa mattina, a quasi tre mesi dalle elezioni, si è svolto l’insediamento dei neo eletti con la prima seduta in aula Dalfino. Fino alla elezione, a condurre i lavori è stata Elisabetta Vaccarella, in quanto consigliere anziano.

Rose sui banchi dell’aula per tutte le donne: un pensiero di Antonio Decaro per augurare loro buon lavoro. Una rosa, infine, anche per Maria Maugeri, più volte ricordata durante gli interventi.

Bari, all’ex Socrate i migranti impediscono l’accesso al senatore Quagliariello: “Subito verifica su condizioni igienico sanitarie”

“Questa mattina ho raggiunto i locali dell’ex liceo ‘Socrate’ di Bari per rendermi conto delle condizioni igienico-sanitarie dopo i ripetuti allarmi sulla sicurezza urbana (tema nelle scorse settimane di una mia interrogazione parlamentare ancora priva di riscontro) e sulla situazione dell’edificio scolastico dismesso dichiarato inagibile, occupato da extracomunitari e oggetto di una convenzione stipulata dal Comune di Bari e dalla Regione Puglia evidentemente non rispettata”.

 

Lo ha dichiarato in queste ore il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’, che annuncia la presentazione di un nuovo atto ispettivo in Parlamento. “Il sopralluogo – si legge nella nuova interrogazione presentata da Quagliariello – era finalizzato a controllare lo stato igienico e sanitario nel quale vivono gli immigrati e se gli enti locali competenti, in particolare Comune e Regione, avessero rispettato gli impegni assunti ovvero se, a seguito della mia precedente segnalazione, fosse stata assunta qualche misura risolutiva”.

 

All’arrivo al cancello della struttura, nonostante le spiegazioni e rassicurazioni riguardo l’assenza di telecamere – riferisce il leader di ‘Idea’ – gli occupanti hanno opposto resistenza al nostro ingresso sbarrando tutte le vie di accesso con spranghe di ferro, impedendoci di fatto di varcare la soglia”.

 

Di qui l’interpellanza al Ministro dell’Interno, per sapere “se non intraveda in quanto esposto una situazione preoccupante nella quale le strutture e gli apparati pubblici non possono assolvere ai loro compiti e gli immigrati utilizzano beni pubblici quali zone franche, creando veri propri ghetti, e rendendosi così protagonisti di atti che violano la legge”; se “non ritenga che, impedendo l’accesso ad un edificio pubblico, i soggetti ivi residenti illegalmente si siano resi protagonisti di ulteriori reati oltre alla palese occupazione e invasione abusiva di un immobile pubblico”; se “non ritenga di dover urgentemente intervenire per riportare la legalità in queste zone della città

Bari, la ex caserma Rossani è un bagno a cielo aperto: le immagini del degrado – VIDEO

Le transenne che avrebbero dovuto inibire ai cittadini l’accesso al cantiere nella ex caserma Rossani sono scomparse rendendo il parco fruibile a chiunque, pericoloso e soprattutto abitato abusivamente: le segnalazioni ci arrivano dai residenti della zona e le immagini raccolte dalle nostre telecamere non lasciano spazio a dubbi.

 

Le palazzine della ex caserma sono occupate di notte da gruppi di senzatetto. A due passi, la ex “Officina Leggera” è stata trasformata in una latrina pubblica: il pavimento è una distesa di deiezioni umane. In più, i residenti dell’area circostante la ex caserma denunciano piccoli ma frequentissimi roghi e pericolosi allacci abusivi a luce e acqua.

 

Da Palazzo di Città, dopo la nostra segnalazione, rassicurano: sarà effettuato un sopralluogo e una pulizia straordinaria da parte dell’Amiu.

Bari, l’ombra della criminalità si estende su Torre Quetta: Decaro va in Questura e chiede aiuto alle forze dell’ordine

Motociclette che scorrazzano sulla zona pedonale, parcheggi occupati con la pretesa di non pagare il ticket di sosta, qualche lite in tarda ora e fastidi per i fruitori della zona. L’ombra della criminalità si estende su Torre Quetta, da un po’ di tempo al centro della movida cittadina.

 

“Nulla di grave”, tranquillizza il sindaco Antonio Decaro, che però a fronte delle prime segnalazioni ha deciso di agire in via preventiva: dieci giorni fa si è recato in Questura per allertare le forze dell’ordine su quanto segnalato da utenti e gestori dei chioschi.

 

Da qualche giorno la situazione sembra essere effettivamente migliorata: sono stati implementati i posti di blocco ed è aumentato il numero di agenti in borghese che agiscono da deterrente. “Abbiamo voluto accertare personalmente la situazione – ha spiegato Carla Paolone dopo una serie di colloqui privati con i gestori dei locali – per scongiurare manifestazioni ben più gravi”. Il riferimento dell’assessore è alla richiesta del “pizzo”, un fenomeno che in passato si è verificato in diversi mercati cittadini.

Bari è a misura di bambino? La nostra passeggiata tra i parchetti di quartiere

Quartiere che vai, giostrine che trovi. Fioccano sulla pagina facebook del sindaco di Bari Antonio Decaro segnalazioni sulle cattive condizioni dei giochi per bambini montati dall’amministrazione nei parchetti comunali. Scivoli, torri, altalene, beni essenziali per una città che mira a diventare a misura di bambino. Ma Bari, lo è? Da Parco Perotti a Mungivacca, ogni zona del capoluogo pugliese racconta un differente atteggiamento nei confronti degli arredi per bambini, a volte curati come beni personali, a volte maltrattati, sicuramente da chi non possiede più l’età per fruirne. Ma andiamo con ordine. La situazione a Parco Perotti è certamente la migliore. Le giostrine si presentano in perfette condizioni, ma con una postilla: da pochi giorni si è provveduto alla riverniciatura del passamano dello scivolo, scrostato e arrugginito da tempo. La segnalazione era probabilmente di un papà, proprio sulla bacheca di Decaro. Ci spostiamo in corso della Carboneria, dove da pochissimo sono state rimosse le transenne che inibivano l’accesso alla struttura centrale. Come vedete dalle immagini, la parte finale dello scivolo non è fissata al pavimento, una protezione laterale sta per cadere e alla scaletta manca un piolo. Migliore la situazione a Poggiofranco, in piazzetta dei papi. Anche in questo caso la scala risulta incompleta, ma la situazione generica è abbastanza buona. Così non si può dire per il parchetto attrezzato in largo due giugno. Non ci soffermeremo sull’usura delle giostrine, ma sulla torretta priva di protezione anticaduta, sull’altalena rotta e sulla presenza di viti e chiodi a vista, sì. Potrebbero essere infatti molto pericolosi. Migliorano, infine, le condizioni all’interno del parco di Mungivacca. Le condizioni delle giostrine, dicevamo, perché quelle del parco invece, pieno di erbacce e lasciato alla totale incuria, di certo non invogliano i genitori a lasciare i piccoli liberi di giocare.