Bari, corsa ai vaccini nelle scuole. La preside della Mazzini: “Facciamo qualcosa per la comunità”

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Una lunga fila, che inizia davanti all’ingresso della scuola e termina su corso Italia, a ridosso della stazione Fal. Il segnale della mobilitazione delle famiglie, che in maniera massiccia si sono prenotate per le vaccinazioni dei bambini. “In tanti si sono aggiunti all’ultimo e si sono presentati questa mattina a scuola, anche senza prenotazione”, constata Maria Dentamaro, la preside del comprensivo Mazzini Modugno nel centro di Bari, da cui arrivano immagini di lunghe code dei piccoli alunni per le vaccinazioni.

La campagna vaccinale dei bambini e dei ragazzi, infatti, prosegue senza sosta anche nel cuore delle vacanze natalizie. “A partire da oggi, lunedì 27 dicembre, i ragazzi e le ragazze tra i 16 e i 17 anni possono prenotare la terza dose di vaccino attraverso il portale www.lapugliativaccina.it – ricorda con un post social la Regione Puglia – La somministrazione della dose di richiamo può avvenire dopo 5 mesi dal completamento del primo ciclo vaccinale oppure, in caso di infezione pregressa, dal primo tampone positivo. Il richiamo del vaccino è disponibile anche per le persone tra 12 e i 15 anni, con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti o preesistenti”.

Intanto le scuole restano aperte durante le vacanze di Natale, nel ruolo di hub vaccinali. “Avevamo registrato l’adesione di 267 bambini, i cui genitori hanno mostrato da subito interesse – spiega la preside della Mazzini Modugno, Maria Dentamaro – Si tratta della metà della platea interessata, molto probabilmente in tanti si sono aggiunti oggi anche senza avere inviato la formale adesione. La lunga coda arriva sino ai binari della stazione, le nostre insegnanti si sono attivate per intrattenere i bambini, suddivisi per fasce d’età”. I più piccoli sono stati convocati alle prime ore del mattino, per evitare di stancarli troppo nell’attesa. “Sono molto contenta, abbiamo fatto qualcosa per la comunità – commenta la preside – Preciso che non abbiamo fatto pressione di alcun genere, le famiglie hanno aderito spontaneamente e convintamente”.


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