Un tappeto grande 200 metri quadri composto da ben 6000 rose di lana realizzate all’uncinetto, per rendere ancor più bella e accogliente la villa Giuseppe Garibaldi in occasione dell’evento Borgo in Fiore, ideato e promosso dal Comune di Conversano e realizzato con il supporto del GAL Sud-Est Barese. È questa l’iniziativa, da record, proposta dal Comune di Conversano e realizzata dall’associazione Fili d’Arte che si occupa della valorizzazione delle arti manuali. E sì, perché un tappeto di questo genere, e di queste dimensioni, forse non era mai stato realizzato prima.
“Abbiamo pensato di creare questo manufatto – commenta la portavoce dell’associazione, Ketty Di Caro – che innanzitutto serve a valorizzare il lavoro all’uncinetto, ma anche per abbellire il nostro paese con un’installazione per il decoro urbano”. Opera che non si sarebbe potuta realizzare senza la direzione e il supporto del Comune, che ha provveduto alla fornitura dei materiali e ha messo a disposizione delle signore uno spazio all’interno del Chiostro di Santa Chiara in cui da settimane ormai decine di signore sono al lavoro. Per la realizzazione del tappeto sono stati necessari circa 3 quintali di lana sintetica, oltre a uncinetti, aghi, fili e materiali vari.
Un tappeto da record, realizzato in tempi da record. Le signore, infatti, hanno iniziato a lavorare poco più di un mese fa, agli inizi di marzo, e già hanno realizzato circa 5.000 rose. Ne mancano solo 1.000 per completare l’opera, che di sicuro saprà conquistare l’attenzione di coloro che nei prossimi giorni, saranno a Conversano per Borgo in Fiore. Il colpo d’occhio, anche in piccolo, è già meraviglioso. “Dobbiamo ringraziare anche le signore dell’Università della Terza Età e tutte le amiche che, da casa ci stanno aiutando, – prosegue Ketty Di Caro – realizzando altre rose all’uncinetto. Da sole non ce l’avremmo fatta in questi tempi cosi ridotti”.
Seimila rose in tutto, quindi. Declinate in 3 diverse tonalità del rosso, nel rosa, nel fucsia e nel viola, circondate da altrettante foglie. Ogni elemento viene realizzato all’uncinetto con punto alto e punto basso, cucito e poi fissato, tramite fascette di plastica, ad un’anima realizzata con una rete metallica. Seimila rose in apparenza uguali, ma in realtà così diverse. Perché dietro ogni punto c’è una manualità differente, una diversa sensibilità. Queste rose raccontano la storia di Angela e Marisa, vere maestre di velocità all’uncinetto, di Lucia, che si occupa di chiacchierino, di Angela, addetta all’uncinetto e alla cucitura delle rose, di Ketty, brava, oltre che nell’uncinetto e nel chiacchierino, anche nel tombolo.
Raccontano, in un certo senso, la storia delle donne di Conversano e dell’arte che conservano nelle loro mani e tramandano di generazione in generazione. Non a caso una delle iniziative su cui punta di più l’associazione Fili d’Arte è proprio l’organizzazione di corsi rivolti alle giovani generazioni e non solo. E se l’impatto dell’opera, già in piccolo, è meraviglioso, di sicuro lo sarà ancora di più nella sua collocazione definitiva, con 200 metri quadri di rose colorate incastonate nel verde rigoglioso della villa comunale Garibaldi. Il tappeto di rose all’uncinetto rientra nel Festival dei Fiori, l’iniziativa dell’Assessorato al decoro urbano di Conversano per Borgo in Fiore, e sarà inaugurato il prossimo 23 aprile.