La chiesa di San Michele, a pochi passi da piazza del Ferrarese, nasconde un tesoro inestimabile. Una volta entrati nell’edificio, tra i più caratteristici della città vecchia, si può notare una piccola scala a chiocciola che conduce in un’area sotterranea: basta percorrere pochi metri per imbattersi nell’altare dove, per la prima volta nel 1087, sono state conservate le reliquie di San Nicola.
Non tutti lo sanno, infatti, ma i marinai che fecero l’impresa, dopo essere arrivati nel porto di San Giorgio, il 9 maggio si recarono proprio lì dall’abate Elia per consegnare le ossa del Santo trafugate a Mira. Un avvenimento documentato anche dai simboli presenti sulla parte superiore della cripta: la tiara, il bastone, le tre sfere e la borsa.
Non l’unica curiosità legata alla chiesa di San Michele. Tra il 1995 e il 1996, durante alcuni lavori di sostituzione della pavimentazione, è stata scoperta una seconda cripta, molto più grande della prima: al suo interno sono stati ritrovati resti del monastero benedettino. L’edificio nel cuore della città vecchia è probabilmente il luogo simbolo del culto nicolaiano: una chiesa tutta da scoprire per i devoti al Santo Patrono di Bari.