Si è concluso a Cala San Giorgio, durante lo scorso weekend, ‘Peace&Sailing, un mare di accoglienza’: il progetto dell’APS barese Cellule Creative, vincitore della decima edizione del bando ‘Orizzonti solidali – speciale Ucraina’ promosso dalla Fondazione Megamark di Trani. Sulla spiaggia e nella sede dell’associazione Cat Surf si sono svolte per tre settimane le attività sportive e culturali destinate a oltre 20 bambini ucraini, finalizzate alla loro integrazione culturale e inclusione sociale attraverso percorsi multidisciplinari.
Due i laboratori che hanno visto l’attiva partecipazione dei bimbi. Nel primo, quello sportivo denominato “Azzurro come il mare”, i piccoli sono stati stimolati all’avvicinamento della dimensione marina e alla cultura green, tramite l’apprendimento delle tecniche base di navigazione della vela, del paddle sup e del surf da onda. Nel secondo, quello creativo etichettato come “Storie e colori”, ha condotto i bambini a sviluppare creatività e apprendere conoscenza artistica.
Al termine dei corsi, quindi, è stata organizzata una regata sportiva finale, con la consegna degli attestati di partecipazione. Un momento di grande gioia, ma anche di profonda riflessione sull’attuale condizione di queste famiglie lontane da un Paese ancora in guerra. A sostegno dell’iniziativa poi, prossimamente, sarà allestita una mostra con tutti i lavori creativi realizzati dai bambini ucraini durante il laboratorio artistico. E ancora un pic-nic plastic free con pietanze tipiche della tradizione italiana e ucraina.
L’evento di chiusura del progetto reso possibile grazie anche alla fondazione Megamark si è svolto nello stesso giorno in cui la cooperativa Sole Luna ha dato vita a un altro evento organizzato nel contesto di un’altra iniziativa per il recupero di bambini con difficoltà socioeconomiche residenti nel Municipio I di Bari, “con l’effettivo e duplice risultato di integrazione tra bambini ucraini e bambini italiani”, spiegano gli organizzatori, che si augurano “una maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali e delle scuole verso le famiglie rifugiate nella nostra città – concludono -, luogo nicolaiano noto da sempre per il suo spirito di accoglienza”.