Era attesissima la visita nel Parco dell’Alta Murgia dei rappresentati dell’Unesco, che sono stati chiamati a valutare un territorio ricco di eccellenze e peculiarità. Dalle orme dei dinosauri all’uomo di Neanderthal, passando per il Pulo e le gravine, il parco è uno straordinario crocevia in cui storia, archeologia e natura convivono armoniosamente.
La comunità del parco, ha scelto di candidare una zona compresa tra Castel del Monte, Matera e Alberobello, che sono tre pilastri già riconosciuti in passato dall’ente. L’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, si occupa di mantenere la pace tramite la collaborazione internazionale nell’ambito di istruzione, scienza e cultura.
“In molti casi Unesco è sinonimo di coscienza umana – spiega a Telebari la sindaca di Altamura Rosa Melodia – i valutatori che abbiamo ospitato devono vagliare la domanda che abbiamo mandato, e il dossier dove sono scritte tutte le specificità e l’importanza del nostro patrimonio geologico, antropologico e paleontologico”. I due commissari, lo spagnolo Ivan Cortijo Sanchez e il rumeno Dan-Alexandru Grigorescu, che sono paleontologi e geologi, hanno avuto modo di visitare tutta la zona, e ad Altamura hanno apprezzato da vicino la Cattedrale, il museo del pane e quello del vino.
La comunità del Parco dell’Alta Murgia è al momento con il fiato sospeso, nell’attesa di avere notizie dall’organo internazionale, e nella speranza che l’esito sia positivo. “Incrociamo le dita – continua Melodia – dovremmo sapere qualcosa a fine anno”. E sottolinea che al di là della valutazione, è necessario che i cittadini in primis siano consapevoli dell’inestimabile patrimonio che li circonda, e che lo custodiscano. “È una questione culturale, di educazione, ci vuole il senso del bene comune”, conclude la sindaca.