Le creazioni di Anna Grazia, maestra in pensione. “Il ricavato per l’Alzheimer: lotto contro i tabù sulla Cannabis”

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I casi di Alzheimer e di malattie neurodegenerative sono sempre più in aumento negli ultimi anni e molto poco si parla degli effetti devastanti sull’intero contesto familiare. E’ da questa analisi che la maestra in pensione Anna Grazia Alfano, di Palese ha deciso quest’anno di esporre la propria creatività all’interno di Sweed, negozio di Cannabis di Bitonto, gestito dal figlio Adriano Garofalo.

L’obiettivo è mandare un messaggio forte di solidarietà: la lotta ai tabù sugli effetti della cannabis terapeutica, per i malati di Alzheimer e di altre patologie neurodegenerative. Per 32 anni insegnante nella Scuola Santi Sebastiano e Domenica, l’ex maestra ha dedicato tutta la sua vita alla beneficenza, unendo le sue passioni per il decoro e il riciclo creativo. I ricavati delle sue creazioni andranno tutti all’associazione Memory Team ETS, guidata da Fabrizio Lattanzio, che si occupa di creare un servizio domiciliare, mobile, dinamico e d’emergenza per la presa in carico globale delle persone affette da demenza di “Alzheimer” e dei loro familiari.

“Avrei potuto quest’anno esporre i miei lavori alle bancarelle di Natale- dichiara Anna Grazia – ma ho scelto, insieme a mio figlio, di esporre le mie creazioni all’interno di questo negozio di Cannabis, perché la terapia basata sulla cannabis terapeutica, su richiesta dei medici, ha aiutato molto mio marito nella malattia. I calmanti e i farmaci spesso non sono sufficienti per colmare la sofferenza di chi è malato di Alzheimer e molte famiglie si sentono sole ad affrontare questo argomento. Spero che la nostra iniziativa, possa mobilitare altre persone e scardinare questo tabù. Quando si affronta una malattia come l’Alzheimer spesso si rimane soli, non si viene davvero compresi, non ci si rende conto che il dolore riguarda anche tutta la famiglia”.

L’ ex maestra racconta anche la sua storia professionale, dedicata a insegnare lavoretti ai bambini per la beneficenza: “Da maestra ho sensibilizzato molto sia i bambini sia le famiglie a realizzare dei lavori che avessero uno scopo utile- prosegue – E’ importante, soprattutto al giorno d’oggi educare i bambini sull’importanza di esprimere la propria creatività, facendo anche beneficenza. I legami con i miei alunni sono ancora molto forti. Per me è un’emozione vedere i bambini con la voglia di continuare a realizzare le stesse cose che hanno fatto con me. Viviamo in una società sempre più chiusa alla solitudine altrui, invece dovremmo sensibilizzare i bambini e le famiglie per fare comunità”.

L’ex maestra nei suoi lavori esposti ha unito anche il tema del riciclo creativo, sottolineando l’importanza di non buttare via nulla, perché dagli oggetti più impensabili si possono creare lavoretti bellissimi fatti a mano: “La creatività e il decoro sono le mie passioni, vado sempre a caccia di vecchi nastrini particolari, non butto via nulla. Quando molti oggetti diventano inutilizzabili, penso subito ad una nuova vita per loro. Riciclo piccoli ritagli, cartoni, ghirlande, pigne che ricevo di regalo, trasformandoli in piccoli gnomi dai capelli lunghi con dei sonaglini. Voglio mettere la mia passione a disposizione di azioni che possano far del bene non solo a noi stessi, ma soprattutto agli altri”.

I ricavati dell’iniziativa andranno all’associazione barese Memory Team ETS.” Ho scelto di dare tutto il ricavato di questa iniziativa all’associazione Memory Team ETS, guidata da Fabrizio Lattanzio, con cui siamo sempre in contatto- conclude – Quando abbiamo preso coscienza della malattia di mio marito, cinque anni fa, il centro ci ha aiutato molto. Ho deciso di devolvere tutto all’associazione, perché sono molto disponibili sia con le famiglie sia con i malati. Questa mia iniziativa vuole dare voce a tutte quelle persone malate di Alzheimer che non possono avvantaggiarsi di queste terapie e dare calore alle famiglie, affinché non debbano mai sentirsi sole”.

 

 


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