La storia di Yoko e dei suoi ‘gioielli origami’: “Sono una giapponese di Puglia”

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Cosa ci fa una giapponese in Puglia? Tutto è cominciato con un viaggio in Messico venti anni fa. Zaino in spalla con partenza dal cuore del Giappone, Zushi, per poi scoprire di trovare oltreoceano l’amore e una nuova vita. “In Messico ho conosciuto mio marito, originario di Conversano: con lui sono arrivata per la prima volta in Italia e mi sono innamorata della Puglia, che non ho mai più lasciato”.

Impossibile non notare la piccola bancarella di Yoko Tsukamoto, attraversando i mercatini natalizi del sud barese. Orecchini, collanine, piccoli gioielli, realizzati a mano con la tecnica degli origami. “Rigorosamente con carta washi, senza l’utilizzo di sostanze chimiche e tutto in maniera naturale”, racconta l’artista giapponese, ‘adottata’ dalla Puglia ormai da due decenni.

Il nido di Yoko è una casetta in campagna a Conversano. “Ho cani, gatti, galline, un orto, e avendo tre figli sono sempre stata impegnata tutto il giorno – sorride – Poi però sette anni fa una mia amica italiana mi ha suggerito di cimentarmi con gioiellini realizzati con la tecnica degli origami: un’idea davvero originale, che unisce la passione occidentale per la bigiotteria alle arti orientali”.  Yoko è nata a Zushi, vicino Yokohama, dove vive ancorala sua mamma. La Puglia però “mi ha conquistata con la sua fantastica atmosfera e la qualità della vita – confessa a Telebari – motivo per cui ho deciso di restare”.

Yoko in settimana produce i manufatti, nei weekend gira per mercatini tra Bari, Locorotondo, Monopoli e Polignano.  “Lavoro con carta washi – spiega – che solitamente viene usata per i restauri. Ha fibre molto lunghe, sottili, resistenti, che decoro con colori e disegni di kimono dalla tradizione giapponese”. La procedura è da incanto, il risultato ha il sapore di terre lontane. Per scoprire i gioielli di Yoko, questa è la sua pagina Instagram.


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