La meraviglia delle calette di Torre a Mare viste dal drone. “I luoghi del cuore”

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Una meraviglia nascosta catturata dal drone. Sconosciuta a tanti baresi, amata da chi la scopre per caso e resta sorpreso dalla vista inaspettata. Sono le calette di Torre a mare: piccole spiagge comprese tra la zona sud della ex frazione di Bari e il litorale di Mola. “Ho la fortuna di correre la mattina presto e quindi di godere della loro suggestiva bellezza nel deserto dell’alba”, racconta Francesco Ventrella, consigliere municipale, uno dei fondatori del comitato dei residenti di Torre a mare. Francesco, fotografo per passione, racconta la meraviglia delle piccole insenature attraverso gli scatti realizzati col drone. “Rigorosamente di peso inferiore a 250 grammi, che si può usare senza patentino”, scherza. Grazie al drone si riescono a fotografare bene anche le calette impossibili da raggiungere con i mezzi, visto che la strada è chiusa al traffico (in teoria anche al transito pedonale) da anni causa rischio crolli, e molte sono accessibili dalla complanare solo attraverso i vialetti delle ville costruite a ridosso del mare, troppo spesso chiusi dai proprietari (non sempre legittimamente).
Da “Cala Colombo” a “Sant’Andrea”, passando per “Cala Settanni” e raggiungendo la Grotta della Regina, dove leggenda vuole Bona Sforza incontrasse in gran segreto i suoi amanti. Luoghi di ritrovamenti archeologici, ancora tutti da valorizzare. “I miei luoghi del cuore”, sorride Francesco, che con i suoi scatti testimonierà nel tempo anche i cambiamenti della falesia legati all’erosione costiera.


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