Nella ‘libreria per cuori infranti’ il calice di vino è accompagnato da un buon libro, che ha trovato casa sugli scaffali del locale di via Fiore dopo un viaggio partito dalla (storica) libreria Athena. Nella piazza del quartiere è nato un ‘nano-birrificio’ indipendente, che vuole ricreare in piccolo il modello del micro birrificio, e produrre birra personalizzata in quantità sostenibili e contenute.
In un periodo ancora complesso per ristoranti, pub e locali, un segnale di speranza arriva dal quartiere San Pasquale, che si conferma cuore pulsante della ‘Bari di notte’. Negli ultimi giorni, due le aperture di nuovi locali, che si aggiungono al bilancio di inaugurazioni e chiusure riportato dall’assessora allo Sviluppo economico del Comune di Bari, Carla Palone. Da maggio a novembre 2021, infatti, 116 sono stati gli esercizi di vicinato aperti, a fronte di 81 chiusure. Sono 76, invece, i pubblici esercizi che hanno tagliato il nastro: di contro, 38 hanno dovuto abbassare le serrande.
Nel saldo con il segno ‘più’, San Pasquale conferma la sua vivacità, con esperienze originali e curiose. Il volto di Lele Storelli non è nuovo a chi frequenta i locali di Bari. Prima la ‘Ciclatera’, poi ‘Le Chat Noir’ e ‘Opus Pistorum’ a Bari vecchia. L’ultima creatura di Lele Storelli ha un nome suggestivo e un’atmosfera di pace ritrovata. In “Pulp, la libreria dei cuori infranti” c’è una “nuova esperienza di vita all’apice di un lungo percorso di anni nel mondo del Food & Beverage – come scrive nella presentazione del locale – Punto di ritrovo per tutti coloro che amano il buon bere, la lettura e la musica”. Pulp ha trovato casa in via Pasquale Fiore, dove un tempo c’era un centro massaggi cinese. “Ci sono anche i libri usati, comprati dalla libreria Athena di via Marchese di Montrone, il mio fornitore di titoli carini – racconta Lele – Spesso mi capita che i clienti si incuriosiscano e vogliano comprarli, e io li vendo a prezzo simbolico di uno o due euro, perché mi piace l’idea che i libri abbiano una seconda vita”.
Nel cuore del quartiere San Pasquale è nato anche il nano-birrificio e Beershop indipendente “Baylón”, un luogo pensato per gli amanti della birra artigianale. L’attività è cofinanziata dal bando del Comune di Bari ‘D_Bari Start Up’ per sostenere la creazione di nuove realtà micro-imprenditoriali. “Baylón nasce con l’intento di riportare al centro la vita di quartiere e rompere gli schemi del classico birrificio – raccontano i titolari – Gestire una produzione dalla capacità di 50 litri è una scelta: permette di seguire attentamente il processo di lavorazione, rispettare tutti gli standard di qualità propri della birra artigianale e sperimentare facilmente nuove ricette. Tutte le birre di Baylón sono di puro malto, prodotte, seguite e curate dall’esperienza ormai decennale del mastro birraio Francesco Ammaturo”. Il nome è legato al luogo dove ha sede Baylón: la piazza della chiesa di San Pasquale Baylon, santo vissuto nel ‘500 e protettore delle donne, dei cuochi e dei pasticceri.