“Ancora una volta l’amministrazione barese si distingue per la perfidia e per la gratuita ostilità con cui si rapporta con i cittadini baresi, peraltro cercando di ottenere un ingiusto e indebito arricchimento”. Inizia così una nota a firma del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Bari, Luigi Decollanz. “In queste ore – si legge nella nota – vengono notificate ai cittadini baresi intimazioni di pagamento denominate ‘avviso di pagamento prima della riscossione coattiva’ di presunte multe non riscosse risalenti agli anni passati, in particolare all’anno 2018”.
Gli avvisi – dalla sezione barese di Fratelli d’Italia, come esempio, ne mandano quattro arrivati ad altrettanti cittadini – parlano chiaro. “Da un controllo informatico effettuato presso il nostro sistema informatico è emerso che in relazione al verbale […] non risulta effettuato il pagamento, oppure il pagamento da lei effettuato è insufficiente perché pagato in maniera scontata oltre i 5 giorni o pagato oltre i termini di 60 giorni. In dettaglio l’importo da versare alla data odierna per estinguere il debito è così determinato […]. Avverso il presente avviso non è ammesso ricorso. In difetto di ogni sua azione verrà dato avvio alla procedura di riscossione coattiva delle somme dovute, con un ulteriore aggravio di spese di interessi e di procedimento”.
“Tali somme – obiettano, però, da Fratelli d’Italia – non sono assolutamente dovute da parte dei cittadini, essendo per tutti i casi segnalati abbondantemente decorsi i termini di prescrizione sanciti dall’articolo 201 del Codice della Strada. Invero per stessa ammissione dell’amministrazione comunale di Bari contenuta nelle intimazioni: in tutti i casi segnalati, dalla presunta data dell’infrazione alla data della notifica del verbale, i termini di 90 giorni indicati dall’articolo 201 sono superati”.
L’articolo in questione recita: “Qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata, il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con l’indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve, entro 90 giorni dall’accertamento…”. Dunque, dicono da Fratelli d’Italia, “significa che oltre i 90 giorni dalla presunta infrazione la multa è nulla. In alcuni casi la stessa amministrazione attesta che la notifica è avvenuta oltre i sei mesi successivi, ma ne pretende comunque il pagamento”.
“Questa pretesa è un vero abuso da parte dell’amministrazione barese – conclude Decollanz – perché i verbali notificati oltre i 90 giorni dalla presunta infrazione (giusti o sbagliati che siano) devono essere ritenuti nulli, Codice della Strada alla mano, ma l’amministrazione barese ci prova lo stesso e tenta di arricchirsi ingiustamente e indebitamente a scapito dei cittadini che non hanno o non possono rivolgersi ad un avvocato. Una vergogna senza fine, soprattutto in relazione alla modalità ingannevole con la quale la somma non dovuta viene pretesa dall’amministrazione”.
A seguito della diffusione della nota di Fratelli d’Italia, il comandante della Polizia Locale di Bari, Michele Palumbo, ha precisato che si tratta “solo una lettera di cortesia, l c.d. ‘lettera pre-ruolo. È quanto risulta dai nostri archivi informatizzati del sw di gestione dei verbali al c d s. E prima che vengano inviati i ruoli esecutivi all’agenzia delle Entrate. Nel massimo della trasparenza ed informazione. Ove il cittadino produca osservazioni pertinenti e la documentazione che attesta l’avvenuto corretto pagamento nei termini, il procedimento verrà archiviato dopo la prevista istruttoria di verifica”.
“Nei prossimi mesi – conclude Palumbo – faremo partire le lettere di cortesia anche dei ruoli 2019. Quindi, chi ha pagato non ha nulla da temere. Qualche anomalia nei dati informatizzati è prevedibile”.