Ha da poco compiuto 40 anni, ma per Forbes è già tra i 100 migliori commercialisti d’Italia. Si chiama Vincenzo Mazzilli ed è di Bari: punto di partenza reale da dove col passare degli anni ha fatto metaforicamente molta strada, messo su uno studio ‘maxi’ a Poggiofranco e attirato l’attenzione dell’edizione italiana della nota rivista statunitense di economia. Il nome della lista è ‘100 Best in Class’. Un gruppo ristretto di professionisti “capaci di innovare, guardare al futuro e creare valore non solo per il proprio studio – spiegano da Forbes Italia -, ma anche per l’economia italiana”.
La commissione istituita dal giornale ha selezionato i migliori commercialisti e consulenti del lavoro dello Stivale e li ha divisi in quattro categorie. Competenza, crescita e innovazione digitale sono quelle tradizionali, presenti più o meno in ogni concorso del genere. Sull’etichetta della quarta, invece, c’è scritto: valore economico e sviluppo di business. Un premio pensato da Forbes per gli “studi che hanno creato maggiore valore economico e sviluppo del business per i propri clienti accompagnandoli nel loro percorso di crescita”. Ed è proprio in questa categoria che è stato inserito Mazzilli.
“Il mio studio – chiarisce subito il commercialista -, non io. È giusto condividere questo importante riconoscimento con chi ogni giorno lavora insieme a me per accompagnare i nostri clienti nel loro percorso di crescita, come hanno spiegato da Forbes. Essere stato premiato in questa particolare categoria mi rende ancora più orgoglioso. Abbiamo sempre dimostrato molto interesse al supporto delle startup e alla consulenza per i bandi di finanza pubblica: oggi più che mai, in questo preciso periodo storico, un’opportunità interessante per tutti. Un esempio? Cito con soddisfazione la Roboze Spa, azienda con cui abbiamo condiviso tutte le fasi di crescita, dalla sua nascita fino ad oggi”.
Mazzilli in città è conosciuto anche per essere stato, fino a qualche anno fa, uno tra i più quotati organizzatori di eventi e serate in discoteca. “Una vera palestra per la mia attività professionale: far quadrare i conti alle sei del mattino non era certo un’impresa semplice – dice, ridendo -. A parte gli scherzi, essendo partito da zero, senza aver ‘ereditato’ alcuno studio di famiglia già avviato, gli anni nelle pubbliche relazioni mi hanno consentito di conoscere tanta gente e dunque di avere subito buon seguito e grande credibilità anche per l’attività professionale”.
La ‘palestra’ accademica, invece, nel 2006 si conclude con un 110 alla facoltà di Economia di Bari. Più tortuoso, al contrario, il percorso scolastico al Salvemini. “La scuola non faceva per me. Studiare ogni giorno materie che non mi piacevano era poco motivante. Mi sono diplomato con il minimo dei voti, pagando anche un pessimo rapporto con i professori. Altro che Best in…‘Class’ – scherza, giocando sul nome del premio Forbes e sulla sua assonanza con il termine dialettale che indica l’aula -. A proposito di ‘pagare’, ricordo che mio padre mi disse: ‘se all’università dovessi avere gli stessi risultati e vorrai continuare, ti pagherai tu tutte le spese’. Sarà stato felice di aver pagato lui fino alla fine”.
Dopo l’università e il tirocinio, nel 2011 arriva l’abilitazione e l’apertura della partita Iva. “Nei primissimi mesi sono stato ospite di un collega – ricorda Mazzilli -, avevo una stanza in uno studio di via Melo. Poi ancora una stanza nello studio di un altro collega a Poggiofranco, in via Cardinale Ciasca. Lì, dopo un paio d’anni, ho iniziato la mia avventura in uno studio autonomo con la allora praticante Anna De Giglio, oggi diventata una validissima collega, fondamentale in tutte le fasi di crescita che lo studio ha avuto e che avrà in futuro. Col passare del tempo siamo cresciuti molto. Da pochi mesi ci siamo trasferiti in via Matarrese: tra commercialisti, dipendenti e collaboratori siamo in tutto 14 con una età media molto giovane di 35 anni. Forniamo consulenza a circa 300 attività, tra imprese e professionisti. Numeri importanti, che contiamo di coltivare ancora. La prossima sfida da vincere sarà indubbiamente ‘Lo Studio Digitale’”.
Lavoro, ma non solo. “Sono sposato da quattro anni con Angela, donna che mi supporta e mi sopporta – ammette, col sorriso sulle labbra -. Cinque mesi fa è nato Michele: il nostro primo figlio. Nel tempo libero mi diletto con gli sport da racchetta: tennis, squash e padel. Sono grande appassionato de ‘La Bari’. Da ragazzino me la cavavo anche a giocare a calcio, ma ormai ho smesso. Obiettivi per il futuro? Riuscire ad entrare in un’altra classifica ‘top 100’ di Forbes: quella dei migliori papà – sorride e conclude Mazzilli -. Sarà molto più difficile rispetto alla selezione dei commercialisti, ma prometto che mi impegnerò tantissimo”.