Si schianta sul guardrail tra Molfetta e Bisceglie, morto 91enne

Ancora un incidente questo pomeriggio, domenica 18 dicembre, sulla litoranea che collega Molfetta a Bisceglie. Un 91enne originario di Trani ha perso la vita dopo essere finito sul guardrail che delimita la carreggiata della strada Statale 16 adriatica. Intorno alle 15, la sua Chevrolet Matiz, per cause ancora da accertarsi, ha terminato la sua corsa contro le barriere di protezione nella direzione opposta.

L’auto ha abbattuto anche due pali della segnaletica verticale. Il guardrail ha tagliato una portiera anteriore e per l’anziano uomo non c’è stato nulla da fare. Sul posto è giunto il personale sanitario del Servizio 118, ma i tentativi dei medici di rianimare l’automobilista sono stati purtroppo vani.

Le ipotesi al vaglio della Polizia Locale di Molfetta sono sostanzialmente due: il malore improvviso o l’errore umano. Purtroppo non ci sono nemmeno testimoni oculari che possano aiutare a far luce sull’accaduto.

Nodo Ferroviario di Bari, dal Consiglio di Stato via libera ai lavori: ‘ribaltato’ lo stop del Tar Puglia

Il Nodo ferroviario di Bari sud si farà: parola del Consiglio di Stato, che per la seconda volta ‘ribalta’ lo stop del Tar Puglia e riavvia il cantiere. A fine novembre, infatti, i giudici amministrativi baresi avevano bloccato la maxi opera finanziata con fondi Pnrr, sospendendo l’autorizzazione paesaggistica data dalla Regione Puglia (la notizia qui).

Il Consiglio di Stato ha ora ribaltato la decisione. Il Consiglio (presidente della IV sezione, Ermanno de Francisco) ha infatti sospeso l’efficacia della sentenza del Tar Puglia che il 23 novembre scorso aveva annullato l’autorizzazione paesaggistica data dalla Regione per la realizzazione della nuova linea ferroviaria nella zona di Lama San Giorgio, a sud di Bari. Il decreto presidenziale ha sospeso l’esecutività della sentenza con riferimento ai cantieri già avviati (per lo più nel comune di Bari) ed ha intimato a Rfi di formulare una proposta irrevocabile di acquisto degli immobili dei ricorrenti privati che confinano col tracciato ferroviario nel Comune di Triggiano.

L’udienza collegiale sulla richiesta di sospensiva della sentenza del Tar è stata fissata al 12 gennaio prossimo. Il progetto del Nodo Ferroviario prevede il cambiamento del tracciato dei binari con un arretramento che libera i quartieri a sud di Bari dall’attraversamento, il raddoppio dei binari per 10 chilometri, e importanti opere già parzialmente realizzate di intersezione con gli assi stradali esistenti. Il ricorso al Tar contro l’opera di Rfi era stato presentato da associazioni ambientaliste, proprietari di immobili e terreni confinanti con parte del tracciato ferroviario e dal Comune di Noicattaro. Contro questa sentenza hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato Rete Ferroviaria Italiana, Regione Puglia e diversi altri enti e ministeri interessati a vario titolo nel procedimento amministrativo.

“Il decreto cautelare del Consiglio di Stato sul nodo ferroviario di Bari chiarisce generalmente l’assenza di rischi ambientali e quindi motivi per bloccare i lavori – commenta il Consigliere regionale e Commissario di Azione Fabiano Amati – A tutto concedere si tratta di situazioni di fatto marginali, con mille ipotesi di soluzioni, ma non in grado di vanificare l’impegno su questa grande opera. Peraltro, proprio la circostanza dell’uso dei fondi del Pnrr ha generato una decisione tempestiva, sia pur in termini cautelari, a significare l’ingresso in un mondo nuovo, in particolare quello in grado di respingere le vecchie lentezze, i nemici per ideologia del progresso le defatiganti revisioni dei procedimenti. Ho l’impressione che stia cominciando la fase del sì-con-ragione per contrastare i troppi no-a-tutto che hanno costellato la nostra storia infrastrutturale più recente. L’opera serve, è finanziata e si deve concludere al più presto. Questo è l’imperativo”.

A questo link abbiamo raccontato le motivazioni del comitato che aveva proposto il ricorso.

Via Argiro cambia, inaugurata una gelateria ‘su strada’: in arrivo anche una pizzeria. “Kleid” raddoppia

Via Argiro a Bari cambia volto: la centralissima strada pedonale del capoluogo pugliese si arricchisce di diverse attività commerciali, che esaltano l’importanza del made in Italy e donano luce nuova a una delle principali vie dello shopping. Bontà culinarie, il primo store barese dell’Amaro più conosciuto di Italia, e tanto altro. Nei prossimi giorni si attende anche l’apertura di un negozio di abbigliamento per donna.

Accanto alla bottega dell’Amaro Lucano (aperta lo scorso 6 dicembre: le foto qui), nell’isolato tra via Putignani e via Calefati è stata inaugurata ieri la gelateria “Se ti va”, che con uno sguardo al passato si rifà all’antica tradizione del gelato venduto per strada: tra vetrine squisite e cascate di cioccolato, l’attività ha aperto il suo terzo punto vendita pugliese dopo Trani e Lecce.

Il fil rouge del cibo ci porta infine all’ultimo isolato pedonale di via Argiro, in prossimità di piazza Umberto, dove ci sarà l’inaugurazione della pizzeria “Biga e Fila”: un’attività aperta tutto il giorno, dal pranzo alla cena, con 150 coperti e una vasta scelta di piatti italiani, e ovviamente pugliesi. Non solo cibo. Su via Argiro arriva un nuovo punto vendita del negozio di abbigliamento Kleid, che raddoppia e sposta il suo reparto donna in un locale ad angolo con via Abate Gimma. L’inaugurazione è in calendario dopo le festività natalizie.

Bari, aggredì vigilessa che gli vietò di pulire le seppie sul lungomare: condannato 54enne

Venti giorni di reclusione per minacce a Pubblico ufficiale. È la condanna inflitta a un 54enne barese, a processo dopo aver minacciato con un coltello una agente di Polizia Locale. I fatti risalgono al 20 luglio 2020, la notizia è stata riportata da La Gazzetta del Mezzogiorno. L’uomo, “intento a pulire alcune seppie” sugli scogli del Lungomare di Bari, fu fermato dall’agente e intimato a lasciare la zona; in base a un’ordinanza risalente al 1984, infatti, sarebbe ancora oggi vietato “utilizzare acqua di mare” prelevata nella zona di fronte a Bari Vecchia.

In base a quanto ricostruito, all’intimazione della vigilessa il soggetto avrebbe reagito “brandendo un coltello a punta”, quanto è bastato per far scattare la denuncia nei suoi confronti. Al termine del processo con rito abbreviato, il 54enne, volto noto per piccoli precedenti, è stato condannato a 20 giorni di carcere.

Bari, piove nella palestra scolastica: gare rinviate. La protesta dei genitori – FOTO

Le immagini non lasciano spazio a interpretazioni: pezze e secchi provano a raccogliere l’acqua piovana che s’infiltra dal soffitto. Campo da gioco inagibile, gare rimandate e spostate altrove perché l’arbitro non può certamente consentire di sfidarsi su un campo scivoloso e pericoloso. Succede – ancora una volta – nella palestra dell’istituto Elena di Savoia, nel cuore del Polivalente di Japigia. E i genitori dei piccoli atleti protestano, inviando a Telebari le fotografie delle condizioni in cui si allenano e giocano i figli ogni volta che piove.

Ieri pomeriggio l’ultima gara rimandata e spostata al San Paolo, la seconda della stagione. “Ogni volta che vediamo arrivare le nuvole, tremiamo”, denunciano a Telebari le mamme e i papà dei bambini che si allenano nella palestra dell’Elena di Savoia, data in concessione nel pomeriggio a due associazioni sportive, una delle quali ha dovuto rimandare ieri pomeriggio una competizione di pallavolo a causa della pioggia.

Del caso si è occupata la nostra trasmissione ‘Sportello Telebari’, in onda tutti i mercoledì alle 15.30 proprio per rispondere alle segnalazioni dei lettori (da inviare a redazione@telebari.it). Nella puntata di ieri è intervenuto Marco Bronzini, consigliere delegato della Città metropolitana di Bari all’Edilizia scolastica. Nel suo intervento (che potete rivedere integralmente al minuto 16 del video a questo link) ha confermato lo stato di emergenza di molti lastrici solari delle scuole, al centro – non a caso – di una serie di interventi che saranno portati proprio oggi all’approvazione in Consiglio metropolitano.

“Purtroppo l’Italia meridionale in termini di edilizia scolastica paga lo scotto di interventi sacrificati nel tempo a causa di ridotte capienze di bilancio – ha spiegato Bronzini – dunque abbiamo strutture discretamente vetuste e talvolta poco adeguate”. Quello delle infiltrazioni è uno dei problemi più comuni, sul quale si concentrano i principali interventi di manutenzione e i maggiori investimenti dell’ente di via Spalato.

Bronzini ha anche risposto alle lamentele dei genitori sullo stato di degrado degli spazi comuni del Polivalente, a partire dal verde e dalla scarsa illuminazione dei viali. “La priorità resta quella dei solai – ha assicurato – ma dopo rifaremo l’intero impianto elettrico esterno, evitando di procedere ora con rattoppi inutili e di scarsa qualità. Vorrei ripensare, poi, il concetto di verde scolastico, su cui si va avanti con i classici sfalci, provando a piantare alberi che necessitino di meno manutenzione”.