“Donare è un gioco”, venerdì 30 dicembre su via Argiro raccolta di giocattoli per i bimbi dell’Oncoematologia pediatrica

Una giornata di raccolta di giocattoli da destinare ai piccoli pazienti del Policlinico di Bari. Si chiama ‘Donare è un gioco’ l’iniziativa organizzata dall’associazione ‘Futuri orizzonti’ per venerdì 30 dicembre: a Bari in via Argiro (angolo Principe Amedeo) dalle ore 11 alle 18, sarà installato un gazebo per la raccolta di giocattoli da destinare ai bambini ricoverati al Policlinico di Bari in occasione della festività dell’Epifania.

“Con un piccolo gesto ci auguriamo di donare un sorriso ai piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico”, spiega il presidente Claudio Sgambati. La giornata di raccolta sarà animata da musicisti e artisti di strada volontari. Importante: si accettano esclusivamente giocattoli nuovi e confezionati.

Policlinico di Bari, bimbo di 11 anni ha raro tumore al dito: ‘innesto’ lo salva da amputazione

Sarcoma di Ewing, delicato intervento di rimozione del tumore e ricostruzione ossea per un bambino di 11 anni al Policlinico di Bari. Il trattamento classico avrebbe previsto l’amputazione del dito, ma grazie a un approccio multidisciplinare e innovativo con una operazione chirurgica di otto ore è stata rimossa la falange nella sua totalità e innestata una falange dalla banca dell’osso con la micro vascolarizzazione dei tessuti e ricostruzione dell’articolazione.

Una grave forma di tumore, il Sarcoma di Ewing, localizzato nella falange del terzo dito della mano ha colpito un bambino di 11 anni. “Un lungo percorso diagnostico e terapeutico svolto interamente a Bari, con importanti collaborazioni, ha evitato al piccolo paziente e alla sua famiglia i disagi e le spese di una complessa terapia fuori regione”, spiega il dottor Umberto Orsini, referente per l’ortopedia oncologica dell’unità operativa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale universitario barese, che ha coordinato il lavoro dell’intera equipe.

La falange affetta dal tumore è stata rimossa nella sua totalità insieme ai tessuti molli limitrofi ed è stata sostituita con un innesto di falange proveniente dalla banca dell’osso attraverso un complesso approccio multidisciplinare che ha visto impegnati per otto ore in sala operatoria i chirurghi ortopedici pediatrici del Giovanni XXIII, i chirurghi plastici e ortopedici del Policlinico di Bari, il dottor Roberto Biagini, oncologo ortopedico dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma e della dottoressa Alessia Pagnotta dell’Ospedale Israelitico di Roma.

“L’innesto, che ha ricostruito morfologicamente il difetto osseo ed articolare, aveva lo svantaggio di non essere un tessuto vascolarizzato e vivente, per cui predisposto a possibili rotture o infezioni”, evidenzia la dottoressa Alessia Pagnotta. “A tal fine – continua – è stato rivitalizzato attraverso l’inserimento, al suo interno, di un’arteria mediante una nuova tecnica microchirurgica messa a punto e pubblicata, con risultati molto promettenti realizzando un ‘allograft rivascolarizzato’. Successivamente è stata ricostruita l’articolazione metacarpo-falangea, la più importante per la mobilità del dito ed eseguito un blocco dell’articolazione interfalangea prossimale. In ultimo, è stato eseguito il tempo più importante per restituire la vitalità all’impianto, ovvero la sutura microchirurgica del vaso inserito nell’allograft che è stato connesso all’arteria digitale del bambino”.

“È stato un intervento eccezionale ed innovativo durante il quale la collaborazione fra i vari specialisti e la strumentazione all’avanguardia presente nel blocco operatorio del Policlinico, ha consentito di connettere fra loro vasi di calibro di circa un millimetro con il microscopio operatorio, permettendo all’osso di banca di acquisire nuova vascolarizzazione e vitalità”, aggiunge il professor Michele Maruccia, dell’unità operativa di chirurgia plastica e ricostruttiva del Policlinico di Bari che ha eseguito la fase microchirurgica dell’intervento con la dottoressa Rossella Elia.

Il paziente ha avuto un decorso operatorio regolare e ripresa molto rapida: il referto istologico ha confermato che il tumore è stato asportato nella sua interezza e adesso il piccolo deve affrontare il periodo della riabilitazione per un recupero funzionale ottimale.

Japigia, scuola Don Orione resta aperta per le vacanze natalizie: “Grande richiesta del campo invernale”

Alla scuola primaria Don Orione di Japigia si apre anche quest’anno il campo invernale dedicato ai più piccoli: durante le vacanze i bambini potranno divertirsi e stare insieme, tra laboratori e giochi a tema natalizio. “Lo facciamo tutti gli anni”, conferma a Telebari la preside Patrizia Rossini, che sottolinea l’importanza di un’iniziativa come questa, aperta non solo agli alunni della Don Orione ma anche a tutti gli studenti del territorio.

Il campo invernale ‘natalizio’, che si affianca al campo estivo, è estremamente apprezzato dalle famiglie, soprattutto da chi lavora e non sa dove lasciare i bambini durante le vacanze scolastiche, e le adesioni infatti sono tantissime. Per mettere in piedi questa iniziativa, la scuola collabora con l’associazione sportiva e ludico-ricreativa ‘Oltreluna’, che si occupa dell’organizzazione: ad accogliere e ad accudire i bambini sono infatti alcuni referenti di Oltreluna, che propongono giochi sportivi, didattici e ricreativi, gli alunni possono prendere parte a varie attività e frequentare degli spazi comuni.

“Io sono qui da 15 anni – ci racconta la preside Rossini – Rappresentando una scuola su un territorio a rischio come è Japigia in alcune zone, ho sempre cercato di fornire un servizio, sia come presidio sociale che didattico: apriamo ad esempio a tutto il territorio anche per concerti e presentazioni di libri”. Rossini quindi ci parla di una scuola che ha il compito di fornire qualcosa che vada oltre le semplici nozioni, ma gli strumenti giusti per vivere all’interno della società e sviluppare le competenze adeguate per diventare degli adulti consapevoli.

Del resto sulle divise della Don Orione campeggia il motto: “una scuola per alunni dalla testa ben fatta”. La preside spiega che questa frase riprende il concetto di Edgar Morin, secondo cui c’è una bella differenza tra una testa piena di conoscenze e contenuti e una testa che invece sa come utilizzare e mettere in pratica quei contenuti. “La scuola è artefice della formazione di un percorso per bambini che diventeranno adolescenti e poi adulti – conclude Rossini – e che devono avere le competenze per gestire una società che sia migliore della nostra”.

Villa Camomilla, pronte le nuove giostrine e un’area per cani: inaugurazione entro fine anno

E’ quasi terminato il restyling di Villa Camomilla, una delle poche aree verdi con giostrine del quartiere San Pasquale di Bari. Il parchetto è stato interessato dai lavori per realizzare una nuova area giochi e la prima zona per sgambamento dedicata ai cani. “Sarà tutto pronto e fruibile subito dopo Natale e prima della fine dell’anno”, fanno sapere il presidente del II Municipio, Gianlucio Smaldone, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso, che hanno raccolto le tante sollecitazioni dei residenti del quartiere che chiedevano di migliorare la vivibilità del giardino.

I lavori sono stati realizzati nell’ambito dell’accordo quadro di durata biennale per la manutenzione straordinaria dell’arredo urbano, per un importo complessivo di poco più di 30mila euro. E in effetti un intervento massiccio di manutenzione era davvero necessario, come segnalato dalla stessa commissione Lavori pubblici del municipio. Proprio oggi è in fase di posizionamento la pavimentazione antitrauma per le giostrine, che dovrà assestarsi. Pronta anche la recinzione e l’area riservata agli amici a quattro zampe. Taglio del nastro previsto la prossima settimana.