Dai gonfiabili per i bimbi a Triggiano alle luminarie di Capurso: prove tecniche di Natale nel Barese – FOTO

Manca meno di un mese al 25 dicembre e nel Barese e già tempo di rodaggio in vista delle festività natalizie. Ci si prepara al Natale a Bari – con i mercatini, la ruota panoramica e gli eventi nel borgo antico e nei Municipi – nei paesi della provincia – da Monopoli a Molfetta, passando per Locorotondo e Polignano – e nelle città più caratteristiche della Puglia come Ostuni. Negli ultimi giorni poi, fervono i preparativi anche a Triggiano e Capurso.

Per due giorni a Triggiano, il 3 e 4 dicembre in piazza Vittorio Veneto, è in programma Santa Claus is coming to Triggiano: un evento organizzato da Wonderland Eventi, in collaborazione con l’associazione Natalando Triggiano, con il patrocinio del Comune di Triggiano. Un programma all’insegna della varietà, che accompagnerà i visitatori in un mondo di fantasia con Babbo Natale e i suoi elfi, protagonisti sabato 3 dicembre del corteo in costume in programma alle 18.30, accompagnati dalle percussioni della One beat drum line, preludio dell’inaugurazione del Villaggio di Babbo Natale.

Il Villaggio di Babbo Natale

L’imponente struttura è composta da oltre 200 metri quadrati di gonfiabili, con vari ambienti, interni ed esterni, e dettagli esclusivi e magici tocchi in puro stile americano. Elemento centrale del percorso è la ‘Christmas House’, corredata da effetti scenici e arredi a tema, tra cui bastoncini di zucchero, il comignolo da cui esce il fumo, le impronte di Babbo Natale sulla passerella e la slitta di Babbo Natale.  Ad accogliere e accompagnare i visitatori al tanto atteso incontro con Babbo Natale saranno gli elfi.

Il Villaggio è poi arricchito dal ‘North Pole’, facilmente riconoscibile dall’imponente igloo circondato da elementi caratteristici quali abeti, pupazzi di neve e soprattutto alla presenza del Polar Express Train: il famoso treno che attraversa l’atmosfera terrestre per condurre i bambini da Babbo Natale. I visitatori, varcando l’uscio del grande igloo bianco, potranno essere coinvolti dal magico fenomeno dell’aurora boreale che farà da sfondo all’incontro con orsi polari, pupazzi di neve e pinguini, alcuni dei quali in movimento.

Il tutto sarà arricchito da giochi di luce, effetti speciali e suoni che contribuiranno a far vivere l’esperienza del polo nord a 360°. Immancabile il “Santa’s Poste Office”, pensato per far vivere ai più piccoli l’emozione di scrivere ed imbucare la propria letterina destinata a Babbo Natale nel vero ufficio postale del Polo Nord.

Concerti, gastronomia, artigianato e luna park

Il Villaggio di Babbo Natale sarà anche palcoscenico di un ricco programma di concerti, naturalmente a tema festivo. Il 3 dicembre si parte dal concerto del Kumanta Gospel Choir, che reinterpreta con il loro stile unico i brani più conosciuti della tradizione natalizia, per poi passare domenica 4 dicembre a un doppio spettacolo con i burattini viventi, che faranno rivivere per i più piccoli la storia degli elfi e la storia di Rudolph. Gli appuntamenti in musica si chiudono con il concerto de Le stelle di Hokuto, per un viaggio nella memoria tra basi, sigle di cartoni animati e serie TV dagli anni ’70 a oggi.

La due giorni di ‘Santa Claus is coming to Triggiano’ comprende anche un’esposizione di mercatini con i prodotti dell’artigianato locale, un’area con il meglio dello street food e il Luna Park con tante giostre per un divertimento per tutte le età. Santa Claus is coming to Triggiano è un evento a ingresso libero. Per informazioni si può chiamare il numero 3937295298. Tutte le info e gli aggiornamenti sul programma sono comunque disponibili sul profilo Facebook dell’evento.

Prove tecniche di Natale anche a Capurso, con il sindaco Michele Laricchia che nelle scorse ore sui social ha pubblicato una serie di splendide fotografie che hanno riscosso grande successo tra la cittadinanza. “Dal 7 dicembre al 6 gennaio – ha scritto il primo cittadino – una festa di luci, suoni ed emozioni. Come non mai. Ti aspettiamo”. E a giudicare dai commenti al post saranno tante le persone che raggiungeranno Capurso anche dai paesi limitrofi per ammirare luminarie davvero raffinate che verranno installate nei luoghi più rappresentativi della città.

“Le premesse sono buone – scrive Gianni al sindaco -. Potrebbe essere il viatico per qualcosa di nuovo che coinvolga non solo il centro storico del paese, ma anche la zona della villa. Le arcate, sarebbe stato bello installarle anche sul piscino, sulla strada pedonale che porta fino alla chiesetta del Pozzo. Comunque questo è un nuovo inizio e si può e si deve sempre migliorare”. Dello stesso parere è Rosa: “Qualcosa di diverso quest’anno – scrive -. Vivremo anche noi nel nostro paese la magia del Natale. Tutto bellissimo. Complimenti sindaco”. Il post in poche ore ha ottenuto oltre 100 condivisioni, più di 80 commenti e quasi 700 like.

Parco 2 Giugno senza giostrine, Galasso: “Rimosse perché danneggiate. Nuovi giochi la prossima estate”

La solitudine del ‘cavalluccio’ a dondolo. In una mostra fotografica, probabilmente, sarebbe questo il titolo dello scatto che arriva da Parco 2 Giugno, area verde tra le più grandi di Bari, “ormai da mesi senza giostrine per i bimbi”. A inviare la foto a Telebari, scattata ieri pomeriggio tra i viali, è una coppia di genitori. “Le temperature negli ultimi giorni si sono molto abbassate – è la loro premessa -, ma di domenica un parco così vuoto fa davvero tanta tristezza”.

Al netto del primo freddo di novembre, infatti, da ormai diverse settimane chi ha figli piccoli preferisce andare altrove. Il motivo è presto detto: nell’area giochi aperta tutto il giorno, quella di fronte al campo da bocce, l’unica giostrina superstite è quel mini cavallo a dondolo, tristemente circondato solo da foglie secche, immortalato nella foto. “Un’immagine davvero desolante – dicono ancora i due genitori -, soprattutto se paragonata all’allegria che regnava da queste parti fino a qualche mese fa”.

Dal Comune arrivano spiegazioni e rassicurazioni. “Abbiamo rimosso le giostrine mesi fa – conferma a Telebari l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso – perché erano irrimediabilmente danneggiate, rotte e pericolose. Tutta la zona verrà preso riqualificata, ingrandita e potenziata con nuovi giochi. Il progetto ricorda quello ultimato in via Tomasicchio, a San Girolamo. Il cantiere partirà nei primi mesi del 2023, con l’obiettivo di restituire a bimbi e genitori la fruibilità dell’area giochi entro la prossima estate”.

Genitori a teatro, bimbi nelle stanze del sindaco Decaro: giochi e laboratori con le marionette – FOTO

“In occasione dell’ultima replica dello spettacolo ‘Danzando con il mostro’ di Mariano Dammacco, mentre i genitori erano al Piccinni, ai figli ci abbiamo pensato noi”. Così, sui social, l’assessora alle Culture del Comune di Bari, Ines Pierucci. Il progetto del suo assessorato si chiama ‘Portami con te’ e nell’ambito della stagione di prosa del teatro Piccinni, realizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, “arriva dritto al cuore degli spettatori – dice Pierucci – aprendo le porte di Palazzo di Città”.

“Spesso le mamme e i papà per andare a teatro si devono alternare, lasciare i bimbi con la baby sitter o affidare ai nonni – spiega ancora l’assessora -, con questa iniziativa, ci pensa il Comune di Bari”. In sostanza, mentre gli adulti si godono lo spettacolo, i bambini possono partecipare a dei laboratori tematici, con giochi e marionette, nelle stanze del sindaco Decaro: nella sala che ospita il Consiglio comunale, nell’ufficio del primo cittadino o in altri spazi individuati all’interno del palazzo. “Così, a fine spettacolo – conclude Pierucci -, la famiglia riunita può commentare l’esperienza teatrale, ognuno dal suo punto di vista”.

Il primo appuntamento è stato quello di domenica 6 novembre, ma in programma ce ne sono altri quattro. Il prossimo è fissato a domenica 4 dicembre. Il servizio è gratuito ed è riservato ai genitori in possesso del biglietto dello spettacolo, fino a esaurimento dei posti disponibili: minimo 10, massimo 20 partecipanti. I bambini devono avere un’età compresa tra i 5 ed i 10 anni ed i genitori interessati devono effettuare la prenotazione entro il mercoledì precedente lo spettacolo a spinebookstore@gmail.com, l’indirizzo mail di Spine Bookstore, libreria itinerante e interattiva che con Antonia D’amore si occupa dei laboratori per i bimbi.

Bari, spuntano i bagni chimici nei giardini: la gioia delle famiglie. Ma erano per la visita di Mattarella

La loro presenza non è passata inosservata ai fedeli frequentatori del giardino Baden Powell (meglio conosciuto come ‘parchetto di piazza Gramsci’), che da tempo denunciano l’assenza di una toilette pubblica a disposizione di grandi e piccini. “Evviva, sono arrivati i bagni chimici”, hanno esultato le famiglie, alla vista dei bagnotti mobili posizionati da qualche giorno nel parchetto del quartiere Madonnella.

Un problema particolarmente sentito, quello dell’assenza di bagni pubblici in molti parchi e giardini della città, ciclicamente segnalato a Telebari soprattutto da anziani e genitori con bimbi piccoli, principali frequentatori delle aree verdi con giostrine. Il giardino del quartiere Madonnella è uno dei pochi spazi per bambini nel rione tra il centro e il mare, e dunque accoglie le famiglie a tutte le ore del giorno e della sera. Ormai è anche meta (di passaggio) di turisti, che si fermano a bere un drink o sgranocchiare qualcosa al chioschetto.

L’esultanza, però, è stata presto smorzata: i bagni chimici non sono una risposta – seppure provvisoria – alle segnalazioni, ma sono stati posizionati in occasione della visita del presidente della Repubblica a Bari, Sergio Mattarella, al servizio (anche) dei presidi sanitari. Entro domani mattina saranno tutti smantellati, compresi quelli di piazza Gramsci.

Se te lo sei perso, guarda il nostro reportage sui bar dei parchi di Bari, molti purtroppo chiusi.

A questo link, invece, la foto gallery su come si presentava anni fa il giardino di piazza Gramsci, con la pista per le macchinine.

 

Policlinico, incinta all’ottavo mese scopre rara cardiopatia: salvata dal ‘giubbottino’ defibrillatore – VIDEO

Un intervento salva vita, grazie al defibrillatore indossabile. Incinta all’ottavo mese una donna ha scoperto di essere affetta da una rara cardiopatia ereditaria, a rischio di condurre a morte improvvisa, ma grazie a un defibrillatore indossabile, un giubbottino salvavita da indossare 24 ore su 24, è riuscita a portare a termine la gravidanza senza problemi.

La diagnosi immediata e il tempestivo intervento degli specialisti del Policlinico di Bari hanno salvato la vita a una donna di 30 anni e al piccolo che aveva in grembo. Un team multidisciplinare ha eseguito dapprima il trattamento cardiaco, per proteggere la mamma, permettendole di portare avanti la gravidanza in totale sicurezza; successivamente è stato effettuato il parto cesareo secondo il timing più idoneo per il bambino. Eccezionale gestione specialistica multidisciplinare delle unità operative di Cardiologia Universitaria e Ginecologia e Ostetricia del Policlinico di Bari.

La donna, a seguito di accertamenti fatti durante la gravidanza, aveva ricevuto la diagnosi di una rara sindrome cardiaca, la sindrome del QT lungo, che predispone a cardiopalmo, sincope e morte improvvisa a causa dell’insorgenza di aritmie maligne, come la tachicardia ventricolare e la torsione di punta. Dopo i primi accertamenti, è stata subito presa in carico dagli ambulatori di alta specializzazione di Gravidanze a rischio (responsabile professoressa Antonella Vimercati) e di Cardiomiopatie e sindromi aritmogene (responsabile professoressa Cinzia Forleo).

“La sindrome del QT lungo – spiega il professor Marco Ciccone, direttore dell’Unità operativa complessa Cardiologia Universitaria – è una condizione estremamente rara (1 su 2500 nati vivi), congenita, caratterizzata dal rischio di andare incontro ad aritmie pericolose per la vita, e che necessita l’impianto di un defibrillatore ma che, nel caso della paziente, era impossibile eseguire, data la condizione di attesa e il rischio di tossicità per il feto”.

“Abbiamo deciso di intraprendere una terapia medica con farmaci che dimostrassero più efficacia per la paziente, ma al tempo stesso, maggior sicurezza per il bambino – aggiunge la professoressa Cinzia Forleo – Questo non era comunque sufficiente a garantire la massima protezione per entrambi. Pertanto è stato attivato un servizio disponibile in tutti i distretti socio-sanitari della Regione Puglia, che ha consentito l’arrivo in tempi rapidissimi del defibrillatore indossabile”. “Si tratta di un giubbottino che il paziente deve indossare costantemente – spiega il dottor Riccardo Memeo, specialista in Elettrofisiologia e cardiostimolazione – progettato per rilevare un ritmo cardiaco accelerato pericoloso per la vita ed erogare automaticamente uno shock di defibrillazione per ripristinare il ritmo normale. L’intero evento, dal rilevamento di un battito cardiaco accelerato pericoloso per la vita all’erogazione automatica di uno shock, in genere richiede meno di un minuto. Il defibrillatore indossabile può essere considerato un ponte verso l’impianto di un defibrillatore definitivo, in tutti quei casi in cui l’indicazione non è ancora chiara”.

Il team multidisciplinare riunitosi, che ha coinvolto, non solo ginecologi e cardiologi, ma anche anestesisti e rianimatori e i neonatologi, ha condiviso il percorso più opportuno. Così il parto è stato effettuato in presenza di tutti gli specialisti, sotto costante monitoraggio del ritmo cardiaco e con tutte le precauzioni del caso, per intervenire prontamente nel caso in cui fosse stato necessario, evitando farmaci che potessero scatenare aritmie pericolose per la mamma e per il bimbo.

Il taglio cesareo è stato effettuato dalla professoressa Antonella Vimercati con successo e senza complicanze, e si è concluso con la nascita di un bellissimo bambino. La paziente è stata trattata e sorvegliata nel reparto di Ginecologia, protetta dal giubbottino salvavita, consentendole di non separarsi dal neonato, nel momento più importante per la creazione del legame madre-figlio. Dopo pochi giorni sono tornati a casa: la donna indossa ancora il giubbottino e, non appena terminato l’allattamento, potrà essere sottoposta a intervento chirurgico per l’impianto del defibrillatore.

“Mamma e bambino stanno bene, possiamo dirlo dopo gli ultimi controlli. L’eccezionalità di questo parto e il trattamento effettuato sono stati possibili in tempi brevissimi grazie alla stretta collaborazione di tutti gli specialisti, alle competenze garantite negli ambulatori di questo ospedale e a percorsi sicuri elaborati da tempo”, conclude il professor Ettore Cicinelli, direttore dell’unità operativa di Ginecologia e ostetricia.