Bari, novità all’Ospedaletto: ecco i murales realizzati con la raccolta fondi di ‘Babbo Natale in moto’ – FOTO

Sabato 3 febbraio, alle ore 10, nel reparto di Oculistica Pediatrica dell’ospedale Giovanni XXIII di Bari si terrà la cerimonia d’inaugurazione dei primi murales realizzati con la raccolta fondi della nona edizione dell’iniziativa ‘Babbo Natale in moto’: manifestazione motociclistica, svoltasi a Bari lo scorso 17 dicembre, organizzata dall’associazione Vitainmoto, insieme all’Assessorato allo Sport e all’Assessorato al Welfare e Città solidale e inclusiva del Comune di Bari, con la collaborazione di numerosi Motoclub e associazioni culturali e del volontariato pugliesi.

L’iniziativa natalizia, a cui hanno partecipato circa 900 moto, è stata occasione per dare il via al progetto solidale di raccolta fondi per realizzare le opere decorative finalizzate all’umanizzazione delle cure mediche in ambito ospedaliero. “Sabato mostreremo per la prima volta le opere che stiamo realizzando con la nostra attività solidale – ha spiegato Pasquale Leone, presidente dell’associazione Vitainmoto -, un’idea che abbiamo voluto portare avanti per contribuire a dare un sorriso ai più piccoli che si trovano ad affrontare delle problematiche”.

I murales sono stati realizzati nei quattro ambulatori di Oculistica aperti recentemente. Bambine e bambini in moto, in mongolfiera e in auto, ma anche simpatici e ‘occhialuti’ animali marini che accoglieranno i piccoli pazienti.

Ultimo giorno dell’anno con temperature primaverili: a Bari sole e 18 gradi

L’anticiclone africano che da Natale ha interessato tutta l’Italia sta portando cielo sereno e giornate con temperature miti che, in alcune regioni, sembrano essere quasi primaverili. A Bari oggi si sfioreranno i 19 gradi, quasi 10 in più rispetto alla media stagionale. Una leggera brezza di vento da Nord Ovest ha spazzato via la nebbia con gran parte dell’umidità, e per i primi due giorni del 2023 si potrà ancora godere di questo clima “anomalo” ma piacevole.

La storia di Yoko e dei suoi ‘gioielli origami’: “Sono una giapponese di Puglia”

Cosa ci fa una giapponese in Puglia? Tutto è cominciato con un viaggio in Messico venti anni fa. Zaino in spalla con partenza dal cuore del Giappone, Zushi, per poi scoprire di trovare oltreoceano l’amore e una nuova vita. “In Messico ho conosciuto mio marito, originario di Conversano: con lui sono arrivata per la prima volta in Italia e mi sono innamorata della Puglia, che non ho mai più lasciato”.

Impossibile non notare la piccola bancarella di Yoko Tsukamoto, attraversando i mercatini natalizi del sud barese. Orecchini, collanine, piccoli gioielli, realizzati a mano con la tecnica degli origami. “Rigorosamente con carta washi, senza l’utilizzo di sostanze chimiche e tutto in maniera naturale”, racconta l’artista giapponese, ‘adottata’ dalla Puglia ormai da due decenni.

Il nido di Yoko è una casetta in campagna a Conversano. “Ho cani, gatti, galline, un orto, e avendo tre figli sono sempre stata impegnata tutto il giorno – sorride – Poi però sette anni fa una mia amica italiana mi ha suggerito di cimentarmi con gioiellini realizzati con la tecnica degli origami: un’idea davvero originale, che unisce la passione occidentale per la bigiotteria alle arti orientali”.  Yoko è nata a Zushi, vicino Yokohama, dove vive ancorala sua mamma. La Puglia però “mi ha conquistata con la sua fantastica atmosfera e la qualità della vita – confessa a Telebari – motivo per cui ho deciso di restare”.

Yoko in settimana produce i manufatti, nei weekend gira per mercatini tra Bari, Locorotondo, Monopoli e Polignano.  “Lavoro con carta washi – spiega – che solitamente viene usata per i restauri. Ha fibre molto lunghe, sottili, resistenti, che decoro con colori e disegni di kimono dalla tradizione giapponese”. La procedura è da incanto, il risultato ha il sapore di terre lontane. Per scoprire i gioielli di Yoko, questa è la sua pagina Instagram.

Riccardo Scamarcio al Riviera e Bianca Guaccero alla mostra Lego: ‘vip’ baresi in città per le feste – FOTO

A inizio settimana era stato ‘paparazzato’ negli scavi di Pompei, con tanto di turiste impazzite. Questa mattina (venerdì 30 dicembre) l’attore pugliese, Riccardo Scamarcio, è stato immortalato dai fan mentre faceva colazione al bancone del bar Riviera, sul lungomare di Bari. Nulla di strano per l’attore nato a Trani e cresciuto ad Andria, ‘avvistato’ di frequente per le strade della città.

Giornata barese anche per l’attrice bitontina Bianca Guaccero, che ha visitato la mostra della Lego allo Spazio Murat in compagnia dell’amica imprenditrice Loretta Valentino, come testimoniano post e stories dalla pagina Instagram.

Tassa di soggiorno, a Bari si pagherà fino a 4 euro: “Denaro per programmare eventi dedicati ai turisti”

Due euro a notte per i bed&breakfast e gli hotel a 3 stelle, tre euro per i 4 stelle, quattro euro per i 5 stelle (anche se ce n’è solo uno nel capoluogo pugliese). E ancora, quota 1 euro 50 centesimi per gli alberghi a 2 stelle e i campeggi. Non pagano nulla, infine, i bambini fino ai 12 anni, le famiglie particolarmente numerose e le persone che raggiungono Bari per motivi di studio o per partecipare a concorsi.

Si torna a parlare di tassa di soggiorno: si è riunito ieri mattina il tavolo sul turismo, in cui si è discusso ancora una volta del regolamento per l’applicazione dell’imposta. Tutto sembra procedere senza intoppi per la sua istituzionalizzazione – polemiche a parte – ma i tempi non sono così brevi. Terminata la fase di discussione sul regolamento, il testo dovrà fare un passaggio nelle varie commissioni, per poi approdare in giunta a Palazzo di Città e infine in consiglio comunale per la sua approvazione definitiva.

Un paio di mesi ancora, ipotizzano da corso Vittorio Emanuele. E se si pensa che alle strutture spetterà la corresponsione dell’imposta al Comune ogni tre mesi, il primo gettito arriverà nelle casse di Palazzo di Città non prima – verosimilmente – di maggio o giugno. Si tratta di uno strumento, insistono dal Comune, per implementare l’offerta turistica del capoluogo pugliese (tra le poche città a non aver ancora introdotto la tassa). Come? Potendo contare su fondi che consentano una programmazione degli eventi e un rafforzamento dei servizi legati al turismo.

La parola d’ordine è sfruttare il momento positivo: durante l’anno in corso, spiega l’assessore alla Cultura Ines Pierucci, da maggio a settembre sono stati registrati 500mila ingressi in città per una media di due/tre pernotti. Il gettito? Intorno al milione di euro.