Videogiochi, alcune aste da capogiro

Come si suole dire “è il denaro che fa girare il mondo” e, per quanto cinica possa sembrare questa espressione, diciamo pure che diventa particolarmente vera quando si tratta del gioco. E non intendiamo casinò online non aams oppure le migliori slot machine presenti su portali come The Cryptonomist Article, ma bensì i videogames che tutti noi conosciamo o abbiamo visto almeno una volta nella vita.

 

Un settore, quello dell’intrattenimento digitale, che non passa solo per il gambling online con la ricerca dei migliori bonus per casinò, ma bensì dai videogiochi conferendo loro un’importanza ed una notorietà senza eguali.

 

Molto probabilmente avrete già sentito parlare di concetti come gamification oppure eSports, ma non va dimenticato che quelle vecchie cartucce di titoli oramai retrò, magari rinchiuse in uno scatolone in soffitta, oggi possono valere molti soldi se tenute in buone condizioni, se sono ancora impacchettate e se funzionano!

 

Se non ci credete allora date un’occhiata qui sotto ad alcuni dei titoli battuti all’asta per cifre da capogiro.

 

Due eroi Nintendo

Ovviamente il podio non poteva che essere occupato da due delle maggiori icone della Nintendo, il baffuto idraulico italiano protagonista della saga di Super Mario e l’intrepido eroe Link proveniente da quella di The Legend of Zelda.

 

Dovete sapere infatti che il primo Super Mario Bros. è finito all’asta per 2 milioni di dollari, il discusso Super Mario Bros. 2 per 88.500 dollari ed infine Super Mario Bros. 3 per circa 156.000 Euro! Da non dimenticare poi che l’eccezionale Super Mario 64 è stato battuto per più di un milione e mezzo di dollari.

 

Queste cifre hanno battuto il record, prima detenuto da Link, per cui una cartuccia intonsa di The Legend of Zelda per NES è stata aggiudicata all’asta per 860.000 dollari!

 

Un famoso Alieno

Un fenomeno di massa è stato il cult movie E.T. di Steven Spielberg, ma pare che il suo gioco per Atari 2600 fu considerato uno dei peggiori flop del settore, tanto che le cartucce invendute vennero ritirate dal mercato e seppellite nel deserto del Nuovo Messico, ma una di queste ha avuto una sorte decisamente migliore rispetto alle altre.

 

Una copia intatta di E.T. the Extra Terrestrial è stata dunque messa all’asta per 90.000 dollari, una cifra resa ancora più “folle” dal fatto che il gioco in questione fu un colossale fallimento per la casa Atari!

 

Alcune rarità

Tra le altre cartucce fortunate non mancano certo le rarità come, ad esempio, Birthday Mania per Atari 2600  che andava a “simulare” il ricevere una torta di compleanno sulla quale soffiare le candeline e far scoppiare i palloncini. Idea carina, ma che non ricevette il successo sperato tanto che sembra ci siano solo due cartucce che valgono, rispettivamente, circa 14.000 e 32.000 dollari!

 

Oggi ci si può muovere mentre si gioca, ma tra gli anni Ottanta e Novanta era pura fantascienza. Nintendo tentò il colpo con Stadium Events, ma era ancora troppo presto e, per una serie di disguidi aziendali, vennero ritirate le copie. Pensate però che una cartuccia nuova di pacca ha raggiunto la consistente cifra di quasi 39.000 dollari!

Vacanze invernali, il Kenya nel mirino dei viaggiatori. Dal villaggio più bello al visto obbligatorio: tutte le info

L’estate finita da qualche settimana, l’inverno alle porte e l’autunno come stagione ideale per pianificare le ‘ferie bis’ dell’anno in posti dal clima più caldo: con l’idea, magari, di godersi in pantaloncini corti i giorni a ridosso di Natale e Capodanno. I baresi hanno ancora voglia di mare e sole. Lo dimostrano le immagini raccolte durante lo scorso weekend sulla spiaggia di Pane e Pomodoro e lo testimonia il termometro social dei post nostalgici che come sempre accompagnano la fine della bella stagione, quelli intristiti dalle prime giornate di pioggia che stanno caratterizzando la seconda decade di ottobre e quelli di chi ha già messo nel mirino le vacanze invernali. In questo senso, si muovono anche le agenzie di viaggio. “Non avete mai visto il Kenya? Ecco le nostre offerte”, intercettiamo ad esempio sulla home di Facebook di un noto tour operator con sede in città. E proprio l’Africa sembra essere tra le destinazioni più gettonate per questo fine anno 2022.

Tante le mete succulente e diversi gli autorevoli consigli, reperibili anche online, riferiti alle località del ‘continente antico’ con sole splendente tutto l’anno. Dal Sudafrica al Senegal, con Città del Capo e Dakar in copertina, dall’Egitto a Capo Verde. Tra i luoghi più affascinanti poi, c’è proprio il Kenya tirato in ballo dagli esperti del settore che lavorano su Bari: qui, i suggerimenti dei viaggiatori più navigati, convergono quasi tutti sul villaggio di Watamu. “Il sogno di ogni ecoturista – si legge tra le recensioni di chi ci è stato -, costellato di spiagge dalle sabbie bianche e da hotel dedicati al turismo sostenibile”. I motivi principali per visitare il posto, sempre stando alle recensioni, sono tre. La natura, in primis. Poi il clima tropicale. Sul podio, però, anche il kitesurf: proprio uno degli sport acquatici che negli ultimi mesi ha preso piede in maniera stabile sul lungomare barese. L’economia di Watamu è principalmente basata sul turismo e sulle attività ad esso legate. Molti, infatti, sono i resort e le strutture ricettive per turisti, per la maggior parte italiani e inglesi.

Chiunque desideri fare un viaggio in Kenya, tra il 2022 e il 2023, ha però bisogno di un visto, che si può ottenere nella variante per affari e nella variante per turismo I cittadini italiani possono presentare la richiesta del visto Kenya direttamente online: in questo modo non sarà necessario recarsi all’ambasciata. Sul sito si può richiedere il visto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, fino a una settimana prima della partenza. “Per evitare inconvenienti – è spiegato espressamente – è preferibile richiedere il visto più di due settimane prima della data di inizio viaggio”. Il visto Kenya è di fatto un’autorizzazione di viaggio elettronica che viene rilasciata dal governo keniota. Questa autorizzazione di viaggio è obbligatoria: i viaggiatori che ne sono sprovvisti, quindi, non sono ammessi nel Paese. Ottenere il visto Kenya è comunque facile. La procedura per richiederlo, infatti, consiste in tre semplici passaggi. Inizia con la compilazione del modulo di riferimento e si conclude con il caricamento di una fototessera. In mezzo, il pagamento del visto il cui costo è di 74,95 euro.

Occhio, però, alle date: da non sottovalutare, infatti, è la questione relativa al periodo di validità del visto Kenya, che corrisponde al periodo in cui è consentito fare ingresso nel Paese. Questo periodo di validità dura 90 giorni. Il periodo massimo decorre a partire dal giorno dell’arrivo effettivo, anche se nel modulo di richiesta del visto è stata inserita un’altra data. Una volta arrivati in Kenya è possibile prolungare il limite massimo di soggiorno da 90 a 180 giorni. Tuttavia, in alcune situazioni il visto per il Kenya può scadere prematuramente, cioè prima dei 90 giorni dal momento dell’arrivo. È il caso delle seguenti situazioni: il passaporto del viaggiatore ha una validità residua di meno di 6 mesi dall’arrivo; un funzionario del Dipartimento per l’Immigrazione ha motivo di credere che il viaggiatore non soddisfi i requisiti per il visto; le autorità locali sospettano che il viaggiatore non rispetti la legislazione locale; il volo di ritorno è anticipato.

La sfida di Netflix al mercato del gioco

È una vera e propria guerra quella che stanno combattendo i giganti dell’intrattenimento. Una guerra digitale a colpi di tecnologie e sviluppi innovativi. Lo dimostrano in particolar modo gli ultimi accordi e le ultime notizie che arrivano soprattutto da Amazon e da Netflix.

Partiamo proprio da quest’ultima azienda, leader quasi incontrastata per quanto riguarda lo streaming delle serie tv e dei film. La grande N ha infatti annunciato un di recente un nuovo accordo con la famosissima produttrice Shonda Rhimes, che ha firmato grandi successi del calibro di Grey’s Anatomy e la recente Inventing Anna. La novità di questa partnership consiste in particolar modo sull’utilizzo della Realtà Aumentata e sulla possibilità di giocare sulla stessa piattaforma.

Anche Netflix, insomma, strizza l’occhio al mondo dell’iGaming, uno dei settori più in crescita negli ultimi anni per quanto riguarda l’economia non solo italiana ma anche mondiale. La filiera del gioco digtale ha da tempo investito nello sviluppo e nella programmazione digitale, basti pensare all’esperimento proprio in ottica streaming messo in campo da StarCasino. La piattaforma, tra le più popolari tra i gamers in Italia, ha integrato questa nuova tecnologia nel suo palinsesto per adeguarsi ai nuovi standard richiesti dal mercato.

La tecnologia, insomma, rivoluziona il modo di stare online e di passare il tempo. La tecnologia, inoltre, influenza e mette in comunicazione canali e mezzi diversi. Netflix e gambling, ad esempio, streaming e gioco. Netflix aveva provato da qualche anno a produrre dei contenuti in ottica gioco. Era successo nel 2018, quando insieme al film Black Mirror, era stata avanzata la possibilità di una piattaforma interattiva. “Stiamo cercando di capire quali sono tutti questi modi diversi, possiamo approfondire quel fandom e, certamente, i giochi sono una componente davvero interessante di questo” aveva dichiarato nell’aprile 2021 Greg Peters, COO di Netflix e Chief Product Officer.

La marcia di Netflix verso il gioco, insomma, continua. Continua a suon di collaborazioni, di licenze, di accordi. In ballo c’è un mercato da oltre 2 miliardi e mezzo di giocatori, da prendersi attraverso la tecnologia e attraverso proposte innovative. I mercati più floridi, in questo senso, sono quelli degli eSports, sui quali il competitor Amazon ha lanciato la sua personale piattaforma: Amazon Luna, un contenitore di giochi in cloud sempre più innovativi e a misura di utente. La battaglia per l’intrattenimento online è appena iniziata.

L’evoluzione del gioco nell’ultimo decennio

Dire che la tecnologia evolve e modifica ogni ambito della nostra vita è ormai diventato un eufemismo e, comunque, ne siamo tutti ben coscienti. Anche il mondo dei videogame, ovviamente, sottostà alle leggi dell’innovazione e del cambiamento, ma se prima si trattava quasi esclusivamente di cambiamenti legati alla sfera tecnica, nell’ultimo decennio è cambiato anche il modo in cui il gioco viene visto.

Pur trovandosi condizionato pesantemente dalla comparsa di nuovi hardware e software, il mondo dei videogiochi ha cambiato totalmente volto negli ultimi dieci anni, in modi che nessuno si sarebbe aspettato. Tra l’esplosione di successo dei giochi indie, l’importanza degli avvenimenti culturali nel mondo e la sempre più crescente fama degli eSport, si parla di un settore completamente nuovo.

Unsplash

Tecnologia, necessaria ma non più unico paletto

Sono tantissimi i nuovi titoli che vengono creati o comunque implementati anche per le nuove realtà: virtuale e aumentata. Come la realtà virtuale ci permette di visitare dal divano un casinò dall’altra parte del mondo e giocare alle roulette a 10 centesimi, ci consente anche di sfidare mostri che diventano figure 3D quasi reali.

Certo, questo diventa un plus nel gradimento del gioco, dell’immedesimazione, ma negli ultimi anni, grazie soprattutto alla piattaforma Steam, è come se si fosse scoperto che non è più necessario pensare ai videogame per utenti dotati di macchine incredibili. Basta un po’ di fantasia, qualche capacità di programmazione e tutti possono creare un’avventura, un puzzle o un qualsiasi tipo di gioco.

L’ascesa dei titoli indie, il declino dei grandi editori

È chiaro che i grandi editori non perderanno mai veramente la fama che circonda i loro nomi e i loro progetti passati, ma proprio con riguardo a quanto detto poco sopra il fatto che anche un piccolo team semisconosciuto possa ora creare un titolo di altissima qualità ha totalmente cambiato il mercato. I giochi con marchio AAA sono ancora i grandi nomi del settore, ma ora si confrontano quasi alla pari con altri titoli di altissima qualità.

Anche la maggior sensibilità che i piccoli editori hanno o che comunque possono dimostrare nei confronti di tematiche molto scottanti, ha influito nella capacità delle grandi software house di avvicinarsi alle nuove visioni e necessità degli utenti. Non dovendo preoccuparsi di scontentare nessuno, per farla breve, rende le case indie più libere di creare i contenuti che desiderano.

Unsplash

Gli eSport, una nuova tendenza

Partiti da piccole sale affittate per appassionati a Las Vegas, le competizioni di eSport sono diventate in pochissimi anni un fenomeno di portata mondiale, con tanto di dirette TV, sponsor milionari e grandi folle di tifosi. Considerando che uno dei titoli più seguiti in assoluto è League of Legends, un gioco totalmente gratuito, aiuta a capire il successo di questo fenomeno, dove è solo l’abilità quella che conta.

Insomma, il mondo dei videogiochi è cambiato e mutato davvero sotto tantissimi aspetti diversi, alcuni prevedibili altri molto, molto meno. C’è da dire che si è avvicinato molto di più a tutti, perché ormai anche solo con uno smartphone possiamo giocare a qualcosa, senza dover investire denaro in strumenti top di gamma. Un divertimento a portata di tutti!

 

Voodoo e Macumba… Purificazioni, Rituali Magici, Legamenti di Amore, sono tra le pratiche più richieste agli sciamani italiani.

Quando parliamo di voodoo e macumba, pensiamo a paesi africani, a luoghi selvaggi, a stregoni che svolgono misteriose cerimonie presso sperduti villaggi.

A ben vedere il discorso è molto più complesso e variegato di quello che si potrebbe immaginare. In Africa il culto voodoo è una vera e propria religione di origine animista e politeista, riguarda quindi più divinità.

E’ una religione molto vasta e piena di differenze e interpretazioni che varia da ceppo etnico e diverse tribù.

Viene data molta importanza alla essenza della natura, dove ogni cosa, piante, alberi, animali, ecc., hanno una loro anima e rappresentano entità o divinità.

Come tante forme di religione e cultura nel mondo, il voodoo ha viaggiato nella storia e si è evoluto in taluni casi assumendo diverse forme per sincretismo culturale, mescolandosi con altre religioni e culti: come durante il periodo dello schiavismo, ad esempio, in cui vennero purtroppo impiegati e importati schiavi dall’africa al Sud America, nelle terre delle colonie portoghesi e spagnole.

Oggi diverse forme di macumba e voodoo sono praticate sia da africani che da persone di diverse etnie e anche da bianchi caucasici, sono presenti   in Nord America così come in Europa e non meno in Italia.

Qui in Italia anche se la cosa potrebbe stupire i più, il voodoo, la macumba, o il candomblè sono forme di religione praticate da molte persone anche di diversa nazionalità ed etnia, anche in alcuni casi italiani. I rituali magici voodoo e macumba in Italia rappresentano anche una forma di magia praticata da esperti del settore, sono professionisti che hanno diversi nomi: sciamani, operatori esoterici, maghi, ecc.

Alcuni di loro conoscono pratiche di voodoo e macumba simili a quelle praticate da sacerdoti maghi brasiliani chiamati i Pae o Mae De Santo oppure come i Curanderos delle Ande o infine come ad esempio gli sciamani afroamericani di New Orleans. Il loro lavoro e compito è quello di seguire la persona sul piano spirituale, magico ed esoterico, aiutando la persona in un percorso di guarigione dell’anima; in aiuto per cercare di risolvere problemi personali, lavorativi, sentimentali.

Vengono elaborati rituali magici di purificazione, rituali di amore, legamenti di amore, percorsi sciamanici di evoluzione interiore, riequilibrio energetico e tanto altro.

 

In Italia esistono molti professionisti e realtà che si occupano di fornire questi aiuti in ambito esoterico e magico come ad esempio il Centro Esoterico Mysterion, studio e negozio esoterico di Alessandro Canesin, laureato in scienze dei beni culturali che da anni lavora come sciamano moderno, mago, operatore esoterico, life coach. Alessandro ha potuto aiutare molte persone a ritrovare la felicità nella vita, in amore, nel lavoro, ha risolto molti casi difficili, opera attualmente a distanza in tutta Italia e vive a Milano.

Ad oggi in Italia è difficile stimare precisamente il numero di persone interessate al mondo esoterico, in particolare magico o legato in particolare al voodoo e la macumba, ma possiamo fotografare una realtà che se pur ridotta, in termini numerici, è bene radicata sul territorio italiano: un interesse che coinvolge e accomuna incredibilmente persone di diverse etnie e culture.

Oggi in Italia abbiamo una società sempre più multietnica e la globalizzazione sembra essere il futuro. Ciò comporta scambi nuovi tra etnie, popolazioni diverse, credi diversi, usi e costumi. Senza perdere le proprie radici, storiche, religiosi o culturali che siano, sarebbe giusto dare spazio alla globalità e al libero pensiero.

Del resto, afferma lo stesso Dott. Alessandro Canesin “Se oggi posso scegliere se seguire la religione del nostro paese di nascita o essere per esempio atei, in un mondo libero dove dovrebbero vigere libertà e uguali diritti per tutti, si dovrebbe avere la libertà di professare anche diversi culti e affidarsi a chi si desidera per un aiuto spirituale”.

Questo non vuole dire togliere spazio alla chiesa cattolica o alla figura del parroco, ma bensì accettare che possano coesistere diversità e che oggi come oggi qualsiasi cittadino italiano di qualsiasi origini è libero di sentirsi cristiano e induista o buddista allo stesso tempo ed è libero di chiedere aiuto al prete così come allo psicanalista, al monaco, allo sciamano oppure al mago.

Continua Canesin: “Se parliamo di libertà e diritti e li rivendichiamo, dovremmo sentirci liberi prima noi stessi e in seconda analisi lasciare libere anche le altre persone. Ogni uomo e donna, ha il diritto di professare qualsiasi culto in cui creda, purché non si rechi danno a nessuno e non si limitino le altrui libertà”